Peste suina, ristori per imprese agroalimentari. Fornaro: "Stesso impegno per attività turistiche e ricettive.
ROMA - Raggiunto l’accordo sulle prossime mosse da attuare a sostegno delle imprese della filiera agroalimentare del Nord Est dell’Italia che stanno subendo le conseguenze delle misure adottate per il contrasto alla Peste suina africana.
L’accordo sulle norme e sugli strumenti permetterà di definire le modalità, gli ambiti e i criteri di distribuzione dei ristori che ammontano a 35 milioni di euro. La loro entità è stata al momento definita nell’ultimo Decreto Ristori ter in cui sono state destinate complessivamente 50 milioni di euro per la biosorveglianza e per il sostegno alle imprese della filiera. Il dialogo tra Ministri, Presidenti e Istituzioni proseguirà per definire ulteriormente le misure e gli strumenti normativi per evitare il passaggio della malattia a suini e cinghiali allevati, per liberare il mercato agroalimentare da limitazioni, per evitare ripercussioni sulla percezione della filiera della carne da parte dei consumatori e per indennizzare le aziende danneggiate.
“Bene la nomina di un commissario interregionale per coordinare attività per meglio delimitare area del contagio e di controllo della diffusione. - commenta il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera e componente della Commissione Agricoltura della Camera, Federico Fornaro - Sui ristori per i danni al settore suinicolo il governo si è già mosso, ora è necessario che ci sia analogo impegno per le attività turistiche e ricettive.
Ho parlato ieri al ministro del Turismo, Garavaglia che si è dichiarato d’accordo per ricercare fondi per dare un segnale concreto in tempi rapidi”.