Piemonte, approvato il Piano Energetico Ambientale. Sacco: "Servono investimenti importanti"
TORINO - Questa mattina, il consiglio regionale ha approvato il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR) che mira alla riduzione delle emissioni dannose per la salute e, al contempo, ad un maggiore utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili.
Ad annunciarlo è Sean Sacco, Capogruppo regionale M5S Piemonte, che spiega: "Questi sono obiettivi che il Movimento 5 Stelle condivide non fosse per la mancanza totale di ambizione di questo Piano, che non dà soluzioni concrete per fronteggiare il futuro fabbisogno energetico".
"La nostra priorità, oggi, dovrebbe essere il forte incremento della nostra autonomia energetica. Basterebbe guardare quanto sta accadendo ai confini dell’Europa, con i conseguenti rincari che gravano sui cittadini, per capire in quale direzione andare. Dovremmo spingere l’acceleratore sulle fonti rinnovabili. In Piemonte sono ancora numerosi, infatti, i siti produttivi energivori privi di impianti fotovoltaici. Impianti che, tra le altre cose, sono caratterizzati per la rapidità d'installazione".
"Sappiamo che il problema delle fonti rinnovabili riguarda la loro “intermittenza” e proprio per questo motivo è fondamentale lo stoccaggio, per non disperdere l’energia acquisita e averla pronta per l’uso nei periodi di carenza. Di tutto questo, nel PEAR, non si fa menzione".
"Nel Piano si parla dell’idrogeno verde, una soluzione molto interessante ma che, al momento, non è assolutamente competitiva. Le nuove tecnologie permetteranno in futuro di ridurre i costi, ma nel mentre non possiamo stare a guardare. Il fotovoltaico è l’unica soluzione sostenibile per ridurre la dipendenza energetica da altre fonti, sia nel breve sia nel medio termine".
"Le opportunità sono innumerevoli, dal credito d'imposta fino alla costituzione delle comunità energetiche (la prima, peraltro, nata proprio in Piemonte a Magliano Alpi). Per un privato i tempi di rientro per gli investimenti sono stimabili in 3-4 anni, con la possibilità di avere energia gratuita per i decenni successivi. Molti pannelli, inoltre, sono ormai garantiti 40 anni."
"Senza il fotovoltaico non riusciremo mai a sostenere i costi per la produzione di idrogeno, ed è proprio per questo motivo che abbiamo deciso di esprimere voto non favorevole. Se queste sono le premesse, non andremo da nessuna parte. La transizione ecologica non rimarrà altro che un miraggio per il Piemonte e le sue imprese".