Piemonte e Liguria abbracciano i profughi ucraini, Cirio di ritorno dalla Romania
C’è tutta l’emozione e la soddisfazione per avercela fatta nelle parole del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, che da poche ore è rientrato a Torino con la missione umanitaria della Regione a sostegno dei bambini oncologici che fuggono dalla guerra e che, ora, sono al sicuro: recuperati all’aeroporto romeno di Iasi, verranno curati all’ospedale infantile Regina Margherita del capoluogo sabaudo.
È il Piemonte che sa donare ed accogliere, che apre le proprie case e strutture ai rifugiati, che raccoglie beni di prima necessità per inviarli a chi, purtroppo, non riesce a scappare e vive nel terrore sotto i bombardamenti. Ed è la stessa Regione Piemonte ad aver attivato un conto corrente per le donazioni pro Ucraina (vede l’Iban in sovrimpressione e potete indicare come causale "Regione Piemonte-Emergenza Ucraina").
E poi c’è la macchina sanitaria, prontamente predisposta per somministrare i vaccini anti Covid a chi, non immunizzato in Ucraina, ha ora la possibilità di vaccinarsi e tutelarsi dal virus nel rispetto delle normative vigenti. Ad Alessandria è, ancora una volta, l’hub dell’ex caserma Valfrè pronto a diventare centro di prima accoglienza in tal senso: i profughi ucraini verranno prima identificati con l’aiuto della Prefettura e della Questura e poi accolti nella ex caserma, dove potranno fare i tamponi e i vaccini necessari.
Nella vicina Liguria sono oltre 2.500 i profughi presi in carico dalle Asl: in tutto sono stati assegnati 2.158 Stp (straniero temporaneamente presente) che consentono le prestazioni sanitarie; sono stati eseguiti 2.381 tamponi per il Covid: 39 profughi sono risultati positivi. 247 sono le dosi di vaccino somministrate. Intanto, purtroppo, stamane un bimbo ucraino di 4 anni, appena arrivato a Genova con uno dei viaggi organizzati da associazioni umanitarie e ospite di una famiglia genovese, è caduto da una passerella alta circa 4 metri nel quartiere di Albàro. Soccorso dal personale del 118 è stato stabilizzato e trasferito in codice rosso all'ospedale pediatrico Gaslini: non sarebbe in pericolo di vita.