Ripreso il processo Eternit bis a Novara: parola ai consulenti della difesa
NOVARA - È ripreso oggi dopo la pausa estiva il processo Eternit bis.
Sono stati i consulenti della difesa a parlare in aula per ben sei ore. La tesi che vogliono dimostrare è che le morti per mesotelioma non sarebbero da imputare alla gestione Eternit da parte della società svizzera, ma a quando l’azienda di Casale era gestita dalla società belga.
Il troncone del processo Eternit – bis che conta 392 vittime dell’amianto, era ripreso 11 luglio 2022, davanti la Corte d’Assise di Novara.
Stephan Schmidheiny è l’unico imputato, accusato dell’omicidio volontario di tanti operai che hanno lavorato nella sua azienda a contatto con l’amianto, ma anche di molti residenti che abitavano vicino la fabbrica incriminata.
Il processo Eternit dopo due condanne, in primo grado e in appello, si era concluso con la prescrizione dichiarata dalla Corte di Cassazione. Il pubblico ministero aveva ipotizzato il reato di disastro ambientale.
La richiesta di giustizia delle tante famiglie che hanno perso i propri cari a causa dell’amianto era molto forte. È stato così incardinato il processo Eternit bis, dove l’accusa è diversa tra i vari tronconi, e va dall’omicidio colposo all’omicidio volontario, quest’ultimo contestato a Novara. Schmidheiny è stato condannato più volte per omicidio colposo, ma mai ancora in via definitiva. Si ritorna in aula il 24 ottobre.