Servizio ferroviario estivo, associazioni: "Dimenticati tre quarti del territorio ligure"
I pendolari contro il potenziamento del servizio estivo pensato solo per i turisti
Associazioni e comitati dei pendolari, incluso quello dei pendolari novesi, scontenti del potenziamento del nuovo piano estivo che esclude gran parte del territorio ligure, compresa Genova.
Il potenziamento del servizio estivo
Anche l'Associazione Pendolari Novesi è tra i firmatari del comunicato di associazioni e comitati pendolari liguri che lamentano come anche quest'anno, in previsione dell'orario estivo, la Regione Liguria abbia annunciato dei potenziamenti di servizio che interessano solo una porzione limitata della regione, escludendo tre quarti del territorio ligure, compresa Genova.
"Il servizio 'potenziato' non arriva a Genova, è solo per i turisti. I cittadini che, attraverso le tasse e le elevate tariffe pagano la maggior parte del servizio, vengono ignorati. - spiegano comitati ed associazioni - Così come sono trascurati i collegamenti con la Riviera di Ponente e le aree interne, dalla Valle Scrivia e Val Polcevera alle Valli Stura ed Orba, per di più colpite dalla decurtazione del servizio estivo. Per la Regione, Busalla, così come Ventimiglia, o Varazze o Mele, o Savona, o Arcola o Santo Stefano Magra, per citare località a caso sulla mappa della Liguria, semplicemente, è come se non esistessero".
Le associazioni segnalano che i potenziamenti previsti sono un treno sulla linea Genova Piazza Principe-Sestri Levante al mattino del sabato e domenica ed un Genova Piazza Principe-Savona (non oltre) al sabato mattina, mentre sono trascurati durante l’intero anno i servizi interni a Genova. "In generale, dalla riviera di Ponente verso Genova, il quadro è, come tutti gli anni, allucinante. - aggiungono - L’ultimo treno da Ventimiglia verso Genova rimane alle 20 di sera (19:57), e di fatto la gran parte delle località cosiddette “minori” della riviera di Ponente è priva di servizio in orario serale."
A ciò si aggiunge anche il problema legato a Levante, Ponente ed aree interne che continuano ad essere isolate l'una dall'altra. Le associazioni e i pendolari concludono con una puntualizzazione: "Nessuno qui si lamenta per un incremento del servizio: ben vengano i potenziamenti nel Levante. Ma essi non risolvono comunque criticità anche annose. Tutta la regione merita e necessita di potenziamenti del servizio, non solo alcune sue parti, magari solo in virtù del fatto che c’è domanda turistica e forse il timore di una “brutta figura” in termini di immagine."