Stop progetto Smart City: il Tar respinge il ricorso contro il Gruppo Amag
La Green Wolf, società aggiudicataria della project financing per la Smart City, aveva chiesto un risarcimento di oltre 16 milioni di euro
Il Tar Piemonte ha respinto il ricorso della società Green Wolf, aggiudicataria della project financing per la Smart City.
Respinto il ricordo contro Amag
La società si era aggiudicata il progetto Smart City, che riguardava soprattutto la riorganizzazione dell’illuminazione pubblica con pali intelligenti ed i cassonetti dei rifiuti apribili con la card.
Il progetto Smart City era stato abbandonato dall’assemblea dei Comuni che fanno parte di Amag holding che aveva revocato la procedura “in autotutela”, a causa delle osservazioni dell’Antitrust, l’Autorità garante della concorrenza e del mercato, che aveva bocciato l’affidamento "in house" della raccolta rifiuti da parte del Consorzio di bacino.
Dopo il dietrofront del Gruppo Amag, la Green Wolf, società capofila del gruppo di aziende che si era aggiudicata il progetto, aveva impugnato la revoca dell'aggiudicazione della procedura di project financing, chiedendo un risarcimento di oltre 16 milioni di euro.
I giudici del tribunale amministrativo, ritenendo fondate le tesi difensive del Consorzio Amag Servizi, hanno ritenuto legittima la revoca attuata dal Gruppo Amag e "sancito in maniera chiara che la multiutility alessandrina ha condotto la procedura in maniera corretta", come sottolineato dalla holding alessandrina.
Il tribunale ha quindi respinto l'ingente richiesta di risarcimento, condannando altresì la parte ricorrente alla rifusione delle spese legali.