Tensione in carcere a Vercelli: detenuti minacciano altro ristretto, ferito un agente
VERCELLI - Il Sappe, Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, denuncia l'ennesimo episodio di violenza all'interno di un carcere piemontese, questa volta all'interno della Casa Circondariale di Vercelli.
“La situazione è sempre più grave e merita l’urgente e giusta attenzione da parte dei vertici dipartimentali e ministeriali”, denuncia il vice segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Mario Corvino, che racconta quanto avvenuto ieri all’interno della struttura domenica 2 luglio.
”Un gruppo di detenuti si è confrontato minacciosamente con un altro ristretto, nordafricano, che a loro dire terrebbe alto il volume della Tv la notte ed urlerebbe, disturbando quindi gli altri. Immediatamente intervenuto, un Sovrintendente di servizio ha cercato di stemperare gli animi, particolarmente accesi, invitando il ristretto ‘provocatore’ a seguirlo in ufficio: questi, prima ha iniziato a seguirlo e poi ha cominciato a gridare frasi minacciose verso gli altri detenuti, brandendo anche una lama rudimentale. Nel riportare alla calma l’uomo, il collega veniva colpito dal carrello porta vitto presente sul piano che il detenuto gli aveva scagliato contro, tanto da provocargli una forte contusione ad una mano, mentre roteando la rudimentale arma minacciava chiunque fosse nei pressi per essere trasferito in un altro penitenziario. Solo l'intervento del personale ha evitato il peggio bloccando il detenuto e accompagnando il Sovrintendente nella locale Infermeria per le cure del caso" - spiega Corvino.
“Occorrono sezioni detentive e modalità custodiali per detenuti violenti che non intendono reinserirsi. - denuncia il segretario regionale SAPPE Piemonte Vicente Santilli - Esprimiamo la nostra solidarietà al collega ferito con gli auguri di una pronta guarigione. La verità è sconcertante: la Polizia Penitenziaria si sente abbandonata da chi dovrebbe invece risolvere i problemi, gravi e reali! E’ assurdo che un carcere importante e delicato come Vercelli non abbiano un Direttore ed un Comandante di Reparto in pianta stabile!”.
“Ci attiveremo presso il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria affinché le giuste proteste dei colleghi di Vercelli trovino attenzione e conseguenti provvedimenti. - aggiunge Donato Capece, segretario generale del SAPPE - Si adottino con urgenza provvedimenti necessari per salvaguardare la sicurezza del carcere. Ogni giorno giungono notizie di aggressioni a donne e uomini del Corpo in servizio negli Istituti penitenziari del Paese, sempre più contusi, feriti, umiliati e vittime di violenze da parte di una parte di popolazione detenuta che non ha alcuna remora a scagliarsi contro chi in carcere rappresenta lo Stato".
Netta la denuncia del SAPPE nazionale: “Presto torneremo in piazza per manifestare il dissenso verso chi ci ha lasciato senza tutele di fronte a problemi sempre più complessi e per rivendicare tutele, garanzie funzionali e nuovi strumenti che migliorino il nostro servizio, bodycam e Taser, su tutti nuovi protocolli operativi e soprattutto tutele legali”.