Terme Acqui: inviate lettere di licenziamento ai dipendenti
ACQUI TERME - Questa mattina, martedì 15 marzo, la proprietà del Grand Hotel Nuove Terme di Acqui Terme ha inviato a tutti i 25 dipendenti le lettere di licenziamento.
"Il piano industriale che porta alla chiusura di tutte le attività (Grand Hotel e Terme) è stato ufficialmente avviato. Crediamo che tale dichiarazione valga molto di più di mille altre parole. - annunciano i sindacati -I fatti parlano di chiusura totale di tutti gli stabilimenti termali di Acqui con il licenziamento di tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore".
"Le Organizzazioni Sindacali unitariamente chiederanno l’avvio immediato della fase di consultazione. - scrivono dalla segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uiltucs - In programma un’assemblea aperta a tutti i lavoratori e le lavoratrici e alle istituzioni e i cittadini che vorranno partecipare al fine di valutare il percorso che i dipendenti, le OOSS e la città faranno insieme per porre fine a questo massacro".
“L’annuncio dei 25 licenziamenti collettivi dei dipendenti delle società Terme di Acqui rappresenta l’ultimo passo di un’autentica distruzione del patrimonio del termalismo acquese, noto fin dall’antichità, messo in atto dalla proprietà. - commenta il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera, Federico Fornaro -
Alle lavoratrici e ai lavoratori piena solidarietà. Adesso però, coerentemente al loro progetto demolitorio, i proprietari delle Società terme di Acqui restituiscano alla Regione le concessioni minerarie per l’utilizzo dell’acqua termale che sono e devono rimanere un bene pubblico e non privato. In caso contrario, la Regione Piemonte valuti se non vi siano i presupposti per la revoca della concessioni.
Non è più possibile tenere in ostaggio un’intera città e il territorio dell’acquese. Basta con il monopolio di chi, per di più, non è interessato a sviluppare l’attività termale”.