Torino, accusa del Sappe per l'evasione di un detenuto dal Tribunale: “Inascoltati nostri appelli per più sicurezza”
Clamorosa evasione di un detenuto straniero dal Tribunale di Torino. Ed è dura la protesta del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE.
“Adesso è prioritario catturare l’evaso”, denuncia Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del SAPPE: “ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria di Torino, da mesi sul piede di guerra proprio per la significativa carenza di organico che costringe a turni di servizio massacranti”.
Santilli sottolinea che “il SAPPE, in prima linea a tutela e salvaguardia dei diritti dei Poliziotti Penitenziari ribadisce la necessità di intervento da parte dei vertici dell’Amministrazione Penitenziaria”.
Per Donato Capece, segretario generale del SAPPE, “questa di è una evasione frutto della superficialità con cui sono state trattate e gestite le molte denunce fatte dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria sulle condizioni di lavoro del personale di Polizia Penitenziaria in servizio nell'istituto di Torino. Se fossero state ascoltate le continue denunce del SAPPE, probabilmente tutti gli eventi critici denunciati e questa stessa evasione non sarebbe avvenuta. E la cosa grave è che questi numeri si sono concretizzati proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria”.