Torino: tre denunce per truffa a Barriera Milano
TORINO - La Polizia ha sventato, giovedì 27 febbraio scorso, una truffa messa in atto da tre soggetti stranieri ai danni di un cittadino britannico.
Gli operatori dell’Ufficio Investigativo apprendevano da fonte confidenziale di uno strano incontro in corso all’interno di una business room di un complesso di via Cuneo, nel contesto del quale erano state mostrate diverse mazzette di banconote da 200 € a un uomo, tramite l’utilizzo di una macchinetta contasoldi elettronica.
Pochi istanti prima di entrare nello stabile segnalato, gli agenti vedevano uscirne in fretta 4 soggetti: 2 di essi si allontanavano in una direzione gli altri andavano dalla parte opposta.
Nonostante questo tentativo di elusione del controllo, le 4 persone sono state fermate e sottoposte a perquisizione.
Nella disponibilità di un cittadino austriaco di 25 anni, di un tedesco di 24 e di un macedone di 23 sono stati rinvenuti: una macchinetta contasoldi, 100.000 euro in banconote da 200 euro false (con la scritta fac-simile) e 10.000 euro genuini, in banconote da 200 euro; 4 cellulari e diverse sim telefoniche.
Gli agenti hanno ricostruito la dinamica dei fatti insieme alla vittima designata, un cittadino britannico di 44 anni, imprenditore nel campo immobiliare: l’uomo raccontava di precedenti incontri con soggetti terzi, non presenti nell’incontro di quel giorno ma certamente riconducibili ai tre, avvenuti negli scorsi mesi sempre in Italia, i quali avevano manifestato l’intenzione di investire il loro patrimonio in operazioni immobiliari per conto di una facoltosa famiglia russa desiderosa di entrare nel mercato mobiliare ed immobiliare inglese.
Nell’incontro intercettato quella mattina dai poliziotti, si sarebbero presentati il figlio del cittadino russo interessato, in compagnia di un sedicente banchiere (impersonato dal soggetto austriaco) e di un altro uomo, che era rimasto fuori evidentemente con funzioni da palo.
Gli impostori avevano giustificato all’interlocutore la presenza di tutto quel denaro contante, che gli era stato mostrato passandolo appunto nella macchinetta contasoldi durante l’incontro privato, dicendo che per i loro affari gestivano molte transazioni in contanti, superiori anche al milione di euro.
Questa tattica avrebbe reso i tre membri dell’organizzazione sicuramente solvibili e in generale più affidabili ai suoi occhi.
L‘intervento dei poliziotti nelle fasi preparatorie al reato non ha permesso loro, però, la consumazione dello stesso; i tre soggetti sono stati denunciati all’A.G.