Case vacanza inesistenti: alessandrini risarciti dopo 25 anni
Da oltre vent’anni tre alessandrini lottano per recuperare i risparmi di una vita investiti nell’acquisto di una casa al mare che in realtà non c’era. Era un bluff, un inganno architettato, per l’accusa da Antonio Fameli, oggi ottantenne, faccendiere di origine calabrese già colpevole di truffa aggravata che mai ha risarcito le vittime nonostante sia stato condannato a farlo.
L’acquisto, sulla carta, dell’alloggio al mare era avvenuto negli anni 90. Gli ignari acquirenti avevano stipulato contratti preliminari, però fasulli, perché gli alloggi non c’erano. Il faccendiere e altri personaggi, teste di cuoio e professionisti, sono stati incriminati anche per sottrazione di beni alla confisca.
I truffati, che si sono affidati ai legali Giorgio Romagnolo e Alessandria Bisio, hanno ottenuto a ottobre la sentenza favorevole che impone anche il pagamento di provvisionali in loro favore.
Sarà finalmente il 2020 l'anno decisivo per il risarcimento.