Truffa delle carte di credito: tra le vittime anche George Michael
Chiuso a 12 anni dai fatti il processo in tribunale ad Alessandria per il raggiro attuato con carte di credito clonate con cui venivano carpiti finanziamenti bancari. Otto gli inquisiti per truffa e qualche altro reato: due nel 2013 furono condannati in abbreviato dal gup a quattro anni otto mesi ciascuno, per gli altri si è finalmente arrivati a sentenza.
Tre sono stati prosciolti per prescrizione, altrettanti condannati solo per truffa.
La prescrizione è scattata pure per loro in relazione alle altre accuse. La condanna maggiore, cinque anni e due mesi è stata inflitta a Vincenzo Cannizzaro di Gela, tre anni e quattro mesi sono andati a Salvatore e La Marra, tre anni e un mese ad Alessandro Cocco, entrambi di Alessandria.
Fra le vittime dell’organizzazione che falsificava documenti di identità per ottenere carte di credito con cui fare acquisti in una banca irlandese con filiali in Alessandria, ci fu anche il cantante inglese George Michael, sex symbol e uno dei massimi esponenti della musica pop mondiale. La sua foto fu apposta sulla carta d’identità intestata a un alessandrino all’oscuro di tutto.
Il sistema era ben congegnato. La foto era di chi operava, i dati anagrafici di persone ignare, cui erano stati carpiti nei modi più diversi. Una trentina i documenti falsificati.
Con le carte di credito ottenute furono fatti acquisti per cifre tutto sommato non eccessive. Tutto avvenne nel 2008 quando la polizia, intervenuta essendosi resa conto che due alessandrini avevano un tenore di vita superiore alle possibilità, bloccò l’attività dell’organizzazione