Torino

Usura ai danni di commercianti ed artigiani: eseguite tre misure cautelari a Torino

Tra le vittime commercianti ed usurai ormai esasperati dalla situazione insostenibili e dalle continue minacce

Usura ai danni di commercianti ed artigiani: eseguite tre misure cautelari a Torino
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La Polizia di Torino ha dato esecuzione a tre misure cautelari, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torino, a carico di tre cittadini italiani destinatari rispettivamente della misura della custodia cautelare in carcere, degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico e dell’obbligo di presentazione alla P.G., gravemente indiziati dei reati di usura e tentata estorsione.

Usura ai danni di commercianti e artigiani

L’articolata indagine, avviata a partire dal mese di aprile 2023, è iniziata a seguito delle dichiarazioni rese da un commerciante che aveva denunciato di essere vittima di usura ed estorsione da parte dei tre indagati, due dei quali già gravati da plurime condanne per reati contro il patrimonio.

Il commerciante, esasperato dalla situazione ormai insostenibile dal punto di vista finanziario, si è convinto a presentare denuncia dichiarando agli investigatori di aver chiesto in prestito, diversi anni prima, 6.000 euro ad uno degli indagati, accordandosi con costui di corrispondergli una rata mensile di interessi pari al 10% del capitale, sino alla restituzione dell’intera somma. Rispettando gli accordi, il commerciante, dal mese successivo alla concessione del prestito, aveva corrisposto all’indagato, ed al fratello, la rata mensile di interessi che veniva sempre ritirata presso il negozio della vittima.

Il commerciante, in difficoltà finanziarie, nei mesi successivi aveva contratto un ulteriore debito di 4.000 euro con il terzo indagato, corrispondendo anche a lui interessi mensili pari al 10% del capitale, sino alla restituzione del credito. Tuttavia, non essendo più in grado di pagare le rate degli interessi, la vittima era stata ripetutamente minacciata dall’ultimo creditore di danni fisici qualora non avesse pagato.

Durante le fasi investigative successive alla denuncia, al 112 NUE è pervenuta una chiamata da un utente, rimasto in quel momento ignoto, che riferiva di essere anch’egli vittima di usura da parte di un uomo, abituale avventore di un bar di Torino. Non potendo più sostenere il pagamento degli interessi, ed essendo anch'esso aggredito e minacciato, l'artigiano ha deciso a sua volta di denunciare il suo usuraio, risultato poi essere uno degli indagati già coinvolti negli episodi in danno della prima vittima. L'uomo ha dichiarato di aver acceso nel tempo, a partire dal 2019, tre prestiti, per l’importo complessivo di 32.000 euro, accordandosi con il creditore di corrispondere interessi mensili pari al 20% del capitale, sino alla data di restituzione dell’intera somma.

La complessa attività investigativa ha consentito di acquisire importanti elementi di riscontro alle dichiarazioni delle due parti lese, nonché di rilevare l’esistenza di ulteriori e simili condotte poste in essere da due degli indagati nei confronti di altri numerosi debitori torinesi e, dopo più di un anno di indagine, la ricostruzione del grave quadro indiziario emerso ha permesso l’emissione, da parte del Tribunale di Torino, su richiesta del P.M. titolare delle indagini, dei citati provvedimenti restrittivi.

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