Beppe Levrero: ricordi di un pittore che componeva la luce

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NOVI LIGURE - "Ricordi di un pittore. Da Bistolfi a Fontana" è il titolo del volume che raccoglie una serie di ricordi inediti appuntati su quaderni e fogli sparsi nel periodo 1975-1986 dal pittore novese Beppe Levrero.

Il volume è stato presentato venerdì scorso, presso la sala multimediale del Museo dei Campionissimi, dai curatori del libro Andre Sisti e Giuliano Levrero, figlio dell'artista, insieme agli storici dell'arte Maria Luisa Caffarelli e Rino Tacchella.

Ed è stato proprio Giuliano Levrero, con l'auto della moglie, a recuperare questi documenti dall'archivio privato dell'artista, tra ricordi personali, testimonianze dirette della Novi Ligure di un tempo, e i "ricordi d'arte", un ricco itinerario professionale arricchito dalle molte conoscenze fatte da Levrero nella sua carriera pittorica, dai “maestri” Bistolfi e Bosìa a Carrà, Martini e Fontana.

La lettura, che nella seconda parte ospita una parte di riflessione teorica composta dai "pensieri sull'arte", è intervallata da alcuni rari disegni scelti dai curatori per documentare l'aspetto grafico-pittorico del percorso artistico di Levrero.

La presentazione è stata aperta dalle parole del presidente del Consiglio Comunale Oscar Poletto e dell'assessore alla Cultura Costanzo Cuccuru. Tra i presenti, anche gli ex sindaci della città Lorenzo Robbiano, Rocchino Muliere e Mario Lovelli.

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