Bosco Marengo: venerdì 16 settembre una farinata antimafia a Cascina Saetta
L’associazione Parcival, in collaborazione con Libera, promuove una serata a favore di per Cascina Saetta, il bene confiscato alle mafie e riutilizzato situato nella frazione Donna di Bosco Marengo. Dopo il successo della zuppa antimafia dello scorso anno, quest’anno Cascina Saetta propone agli interessati la degustazione della farinata preparata sul momento in forno a legna. La serata sarà all’insegna dei prodotti di Libera Terra, il circuito di distribuzione dei prodotti agroalimentari che vengono coltivati all’interno di strutture, come cascina Saetta, che sono state requisite alla criminalità organizzata e che hanno avuto nuova vita grazie all’attivazione sociale di realtà associative locali. L’appuntamento è fissato per venerdì 16 settembre a partire dalle 19.
Durante l’evento sarà possibile visitare il luogo e conoscere il laboratorio didattico di acquaponica attivo presso la struttura, degustando i suoi prodotti. La serata sarà all’insegna del buon cibo, con la degustazione della farinata prodotta grazie alla farina dei ceci coltivati presso la cooperativa Pio La Torre di Corleone, in provincia di Palermo, su terreni confiscati alla mafia. Inoltre, sarà possibile accompagnare la farinata con i pesti di erba cipollina, sedano e cavolo nero coltivati nell’impianto acquaponico di Bosco Marengo. La serata è aperta a tutti coloro che vogliono sostenere le attività di Cascina Saetta.
La cascina è intitolata ad Antonino e Stefano Saetta, padre e figlio uccisi in Sicilia dalla mafia nel 1988. Antonino fu il primo magistrato giudicante ammazzato da Cosa Nostra. All’inizio della sua carriera fu pretore e giudice istruttore ad Acqui Terme.
Per partecipare alla serata è consigliata la prenotazione, telefonando al numero 3496325643.