L'evento

Lundini, Willie Peyote, Giulio Scarpati e molti altri: torna "PeM-Parole e Musica in Monferrato"

Torna la rassegna piemontese di incontri, racconti e canzoni diretta da Enrico Deregibus che si snoda fra dieci comuni della provincia di Alessandria

Lundini, Willie Peyote, Giulio Scarpati e molti altri: torna "PeM-Parole e Musica in Monferrato"
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Parte il 24 agosto e prosegue fino a ottobre l’edizione 2024 del “PeM! Festival - Parole e Musica in Monferrato”, la rassegna piemontese di incontri, racconti e canzoni diretta da Enrico Deregibus che si snoda fra dieci comuni, a partire dal capofila San Salvatore Monferrato.

Dal 24 agosto torna "PeM-Parole e Musica in Monferrato"

Saranno 19 gli eventi per la 19a edizione del “PeM! Festival - Parole e Musica in Monferrato”, che vedrà protagonisti musicisti, attori e intellettuali come Giulio Scarpati, Nuzzo e Di Biase, Fast Animals And Slow Kids, Cochi Ponzoni, Garbo, Gianni Biondillo, Nando De Luca, Garbo, Bruno Gambarotta, Ernesto Ferrero, una camminata letteraria e, già annunciati nelle scorse settimane, Simona Molinari, Cristina Donà, Andrea Mirò, Lamante, Valerio Lundini, Willie Peyote, Alessia Tondo, lo spettacolo ‘Sconfinare’ e la finale del PeM Music Contest.

Un cartellone alquanto variegato, tutto a ingresso gratuito, per una manifestazione il cui fulcro è costituito da incontri/intervista con artisti e intellettuali che, nel primo caso, si raccontano inframezzando alle parole una esibizione. Una sorta di live journalism con spettacolo.

In questa edizione è significativo l’ulteriore spazio dato ad attori e comici, come Nuzzo e Di Biase, Cochi Ponzoni, Valerio Lundini (che avrà modo anche di esibirsi con la sua band, i Vazzanikki) e Giulio Scarpati. In quest’ultimo caso la serata sarà dedicata a Italo Calvino, in collaborazione con Biennale Junior di Letteratura per ragazzi. Ma la letteratura vedrà anche incontri con Gianni Biondillo e Bruno Gambarotta, un omaggio a Ernesto Ferrero (in collaborazione con il Salone del libro di Torino, di cui Ferrero è stato per anni direttore) e la tradizionale camminata, quest’anno in una notte di luna piena.

Come sempre di rilievo è la parte musicale che accosta generi e generazioni molto diversi, dal rap di Willie Peyote al pop-jazz di Simona Molinari, dal nuovo rock di Fast Animals And Slow Kids e Lamante a cantautrici di rilievo come Cristina Donà e Andrea Mirò, dal folk di Alessia Tondo alla new wave di Garbo, sino ad un personaggio fondamentale della nostra migliore musica come Nando De Luca. Ed ancora: lo spettacolo ‘Sconfinare” tra canzone e reading e la finale del terzo PeM Music Contest che vedrà confrontarsi M3carl, Mabi, Mosi, PierC e, in veste di ospite, Linn, la vincitrice dello scorso anno.

“PeM!” è un festival diffuso che parte da San Salvatore Monferrato e fa tappa a Lu Cuccaro Monferrato, Balzola, Valenza, Mirabello Monferrato con il Country Sport Village, Alessandria, Pontestura, Rive, Camagna Monferrato e l’Ecomuseo della Pietra da Cantoni con il comune di Cella Monte.

Un percorso tra le colline, le risaie e il Po, nel Monferrato (da dieci anni sito Unesco) e attorno al Monferrato, a un’ora da Torino, Milano e Genova.

Dichiara il direttore artistico Enrico Deregibus: “è il mio decimo anno alla conduzione di questo festival, un traguardo simbolico che arriva nell’anno in cui PeM propone 19 eventi, un numero mai raggiunto prima. Spero in una crescita ulteriore di spettatori. Per intanto diversi segnali dicono che sono sempre più quelli che arrivano da altre province del Piemonte e da altre regioni. E così conoscono il Monferrato e i suoi dintorni, fine non ultimo della manifestazione. Riguardo agli aspetti artistici, la formula degli incontri/intervista è ormai consolidata, anche se non mancano altri format, vitali per il festival, dalla passeggiata letteraria al contest musicale. Questa edizione continua nel percorso degli ultimi anni che dà spazio non solo ai musicisti ma anche ad attori e comici, oltre che a scrittori. Con un sguardo attento alle nuove generazioni. L’intento è quello di offrire cose il più possibile eterogenee, toccare target diversi di pubblico che magari poi si incuriosiscono e scoprono anche cose lontane dalla loro zona di conforto. In generale devo dire che una grande motivo di soddisfazione personale è che le richieste che mi fanno i Comuni e gli enti che ospitano gli eventi sono sempre più improntate alla ricerca di qualità e non solo nei nomi noti. Questi devono ovviamente esserci, per far accendere più riflettori, ma è davvero importante riuscire a portare dalle nostre parti proposte che altrimenti forse non arriverebbero. Per me è un punto fermo. Ed il pubblico ormai si fida, viene alle serate anche se non conosce, viene a scatola chiusa. Ed è una stupenda conferma. Era uno dei miei obbiettivi principali dieci anni fa, una sorta di missione. Un festival culturale serve anche a questo”.

Maggiori informazioni sul programma e altro sul sito del festival.

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