A Bettole di Pozzolo Formigaro il racconto del voto di Don Orione
POZZOLO FORMIGARO - Incontro organizzato dall'associazione "La Frascheta" per conoscere e approfondire la conoscenza di Don Orione e Bartolo Longo.
“Il racconto del voto di Don Orione, una storia di fede e amore” è il titolo dell'appuntamento organizzato dall'Associazione culturale “La Frascheta” nella Chiesa di San Marcello a Bettole di Pozzolo Formigaro, domenica 5 maggio alle ore 16. L'evento è realizzato in collaborazione con la Pro Loco di Bettole e la Comunità Cristiana. Parteciperanno all'incontro Claudio Spina, autore del libro “Bartolo Longo e Don Luigi Orione” ed il Rettore del Santuario della Madonna della Guardia di Tortona, Don Renzo Vanoi.
Il dialogo fra i due relatori metterà in luce la storia della vita e delle opere di due santi, un sacerdote e un laico, legati da profonde affinità e consonanze, che emergeranno dal racconto delle vicende delle loro iniziative benefiche ancora oggi vive ed operanti nel comune campo della carità per le persone più dimenticate e scartate, come i malati rifiutati ed i ciechi per Don Orione, gli orfani ed i figli dei carcerati per Bartolo Longo. Entrambi erano animati dalla devozione alla Madonna di Pompei, che portò Longo a realizzare il santuario della Beata Vergine del S. Rosario a Pompei e Don Orione alla edificazione del santuario della Madonna della Guardia a Tortona.
Argomento centrale dell'evento sarà la narrazione di un fatto accaduto il 20 ottobre 1900 nella chiesa di San Marcello a Bettole, quando Don Orione fu invitato a predicare in occasione della festa della Madonna di Pompei. Questo episodio fu particolarmente importante nella sua vita e viene ricordato come il voto che don Orione, in un momento molto delicato della sua esistenza, fece davanti al quadro raffigurante la Madonna, implorandone la grazia. E la grazia ci fu. L'anno successivo, nella stessa data, egli si recò in segno di riconoscenza nella stessa parrocchia di Bettole portando in dono un cuore d'argento racchiuso in un quadretto con un suo testo autografato in forma di dedica. Tutte queste reliquie sono conservate in una cappella all'interno della chiesa di San Marcello, recentemente restaurata dal pittore-scultore Roberto Bonafè.