La lotta all'inquinamento dell'Acna da Valle Bormida a Palazzo Re Rebaudengo
L'opera dell’artista acquese Annalisa Cannito a Guarene
GUARENE - La lotta della Valle Bormida contro l’inquinamento dell’Acna di Cengio è durata oltre un secolo. L’ultima fase, dal 1987, ha caratterizzato la stagione intensa delle manifestazioni di protesta che ha dato vita a quello che è stato spesso definito come il primo movimento ambientalista italiano. In realtà, un caso felicissimo e straordinario di attivismo civico. Non senza conseguenze personali, a volte anche gravi. Una rivolta sociale: sempre pacifica, ma determinata e tenace. Un lavoro lungo anni, di studio e analisi, approfondimenti e consapevolezze, assunzione di responsabilità nella tutela del territorio, ricerca di soluzioni e dignitosa pretesa di diritti elementari. Alla salute, ad un fiume pulito. A condizioni di vita migliori.
Valle Bormida, la lotta all'inquinamento dell'Acna a Re Rebaudengo
Fermento collettivo, principi universali e lucido senso della storia che si ritrovano, incredibilmente freschi e attuali, dopo trent’anni. L’occasione è l’apertura dell’archivio del giornale “Valle Bormida Pulita”: un organo di informazione glorioso e in apparenza dimenticato, che il direttore responsabile Renzo Fontana riuscì a gestire con competenza, fermezza e fantasia, producendo inchieste esclusive dal sapore locale e globale, tracciando ogni giorno il segno di quell’esperienza e contribuendo al fondamentale ruolo di informare e raccontare, riflettere e unire, focalizzare il tempo e lo spazio. Fotografie, documenti, interviste in formati audio, manifesti e reperti finora conservati sotto il velo dell’oblio.
Con l’opera “Osservatorio Valle Bormida. Ecostorie di insurrezione rurale”, a cura dell’artista acquese Annalisa Cannito, è stato concepito e creato un occhio efficace e attento su quel mondo. Partecipando alla mostra “Our Rivers Share a Mouth / I nostri fiumi condividono una bocca”, che il Palazzo Re Rebaudengo di Guarene (Cuneo) ospita fino al 21 luglio 2024, sono stati portati al pubblico contemporaneo, con sensibilità e convincente senso critico, i temi cari al contesto valbormidese: coscienza popolare, mobilitazione mai violenta, contrasto alle sopraffazioni, partecipazione. Costruendo un’installazione che è capace di parlare, con linguaggio chiaro, a chi oggi cerca prospettive di pace e giustizia, comunità e visione.
“Let’s Talk Guest” ha offerto l’occasione ulteriore per conoscere l’argomento, dialogare con l’artista e scoprire le idee alla base della sua ricerca. L’appuntamento speciale che la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, nell’ambito del progetto “Snodi. Colline Co- creative di Langhe, Monferrato e Roero”, ha inteso rivolgere al lavoro di Cannito, ha aperto un’altra porta – logicamente necessaria e benefica – sulla storia lunga più di un secolo che ha lacerato un territorio e la sua gente. L’Associazione per la Rinascita della Valle Bormida, portatrice dell’eredità morale, dell’esperienza diretta e della testimonianza attiva della lotta contro l’inquinamento del fiume, grazie al vostro impegno ha ottenuto il privilegio, non scontato, di osservare con occhi nuovi il proprio percorso. Con emozione e riconoscenza, porge il più sentito ringraziamento alla Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, nella persona della sua presidente Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, inoltre agli autori, ai curatori, agli organizzatori, agli ospiti, agli estimatori e ai frequentatori della mostra, per l’attenzione che hanno voluto riservare alla presente storia. Nella certezza che l’arte lascia filtrare la luce dell’eternità sul reale: per questo diventa ancora più preziosa, nel momento in cui decide di farlo al fianco dell’umanità.