Una mostra flash di Dina Goldstein ad Alessandria

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Le sue opere sono tableaux fotografici in cui immagini stupefacenti si combinano con una critica sociale, le sue narrazioni sono complesse e rivisitano gli archetipi incarnati da figure di fantasia per contestualizzare la cultura di massa: ironica e capace di creare dibattito e dialogo a livello internazionale attraverso la sua arte, Dina Goldstein – visual artist di origini israeliane che vive e lavora a Vancouver, in Canada – fa spettacolo con le sue “Fallen Princesses” – fotografie che ritraggono altrettante principesse Disney e altri personaggi delle fiabe collocati in un ambiente moderno.

L’invito è di intraprendere un viaggio mistico di auto-riflessione: partendo dalla metafora dei miti delle favole, si contempla la vita reale nei suoi aspetti meno idilliaci, passando per sogni falliti, come la fallacia di inseguire l’eterna giovinezza, l’obesità, il cancro, l’inquinamento, l’estinzione delle culture indigene, il degrado degli oceani e la guerra. Ieri le creazioni di Dina Goldstein hanno fatto tappa, in una mostra flash, anche ad Alessandria. L’one day alessandrino, ospitato in via Alessandro III al civico 33, è nato dalla sinergia tra Opus in Artem – piattaforma di comunicazione curata dai galleristi d’arte contemporanea Bianca Maria Rizzi e Matthias Ritter – con IdeAle2050 e Alezon.

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