Il Male Minore: un “melting pot” musicale made in Valenza

Il Male Minore: un “melting pot” musicale made in Valenza
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Quanti nella vita sono costretti, almeno una volta ma probabilmente in più di un’occasione, a dover scegliere il male minore.
Nonostante la comune accezione negativa data a questa espressione, c’è chi invece ha deciso di farla diventare la propria etichetta, il nome con cui la gente lo conosce o lo conoscerà. Stiamo parlando di un giovane quintetto musicale quasi interamente valenzano, appunto Il Male Minore.

Come afferma Simone, infatti, uno dei membri del gruppo, l’idea che sta alla base del progetto è stata forse proprio il male minore, in quanto «nasce circa due anni fa, nel 2017, in un momento di carenza artistica di molti dei componenti del gruppo, fermi musicalmente dopo esperienze diverse vissute con altri gruppi». A dare inizio a tutto sono stati infatti lo stesso Simone e Fabio, entrambi valenzani d’origine, a cui si uniscono poi, in ordine temporale, l’alessandrino Matteo nel 2016 e un altro componente originario della città dell’oro, Filippo, che in comune con Fabio ha una precedente collaborazione nel progetto musicale “Dusty Monkeys”.

Ma andiamo per ordine e presentiamo la band attraverso la voce dell’ultimo arrivato nonché più giovane del quintetto, vale a dire l'acquese Mario, nato nel 1994 e studente al conservatorio “A. Vivaldi” di Alessandria:

«La band è formata da Matteo Cuomo (tastiere e voce), Fabio Ponzone (chitarra e voce), Filippo Ricci (batteria e percussioni), Simone Ricci (chitarra e voce) e da me, Mario Gallo, tastierista».

Cinque elementi uguali ma diversi tra loro, che in comune hanno la passione e la voglia di creare suoni variegati, un “melting pot” musicale indie e commerciale allo stesso tempo; l’importante è che sia autentico e che sappia suscitare l’interesse di un pubblico il più eterogeneo possibile. Non si può certamente parlare di un genere musicale definito e definitivo, quindi: Il Male Minore è un progetto in continua evoluzione, che Fabio definisce «una festa. […] Una festa deve piacere o per lo meno tenere conto di tutti, ma soprattutto deve evolvere. Nemmeno individualmente siamo uguali in momenti differenti, altrimenti ognuno proverebbe una sola emozione». Matteo, invece, risponde così: «Vogliamo solo fare musica e scrivere dando sfogo alle nostre emozioni, a volte in modo impegnato, a volte in modo ironico», mentre Mario commenta: «Possiamo spaziare dal brano di nicchia, un po' più ricercato, fino a quello più commerciale, adattissimo per le radio».

Insomma, un gruppo «indie come indipendente e commerciale nel senso che ci si rivolge al pubblico nella maniera più ampia possibile», come dice Simone e su cui Fabio scherza con un ironico (e scaramantico?) «Speriamo!».

A proposito di ironia, forse proprio questo è uno dei tratti caratteristici de Il Male Minore, nella musica come nella vita, tanto che alla domanda «come ti vedi fra 10 anni? » arrivano risposte come «La salute prima di tutto», «Spero sempre senza occhiali» e «Fra 10 anni mi vedo ancora a pensare a cosa rispondere a questa domanda».

Ma anche se i ragazzi non si scompongono sul futuro più lontano, per quanto riguarda quello prossimo ci sono importanti ed interessanti novità: vero?

«Ebbene si - è Fabio a parlare - debutteremo a fine settembre su Spotify, con l'EP #IlMaleminore, che presenteremo live venerdì 27 settembre al Tip Tap di Alessandria».

Ma la compagine alessandrina sta già pensando anche al suo primo album, in programma per il 2020, che sarà composto da 17 brani inediti.

Non ci resta quindi che aspettare il live del prossimo 27 settembre al Tip Tap di Alessandria (tutte le info in merito sulla pagina Facebook ufficiale de Il Male minore), un evento che aprirà una serie di concerti della band che interesserà non solo locali dell'alessandrino, ma anche di piazze più grandi come Torino e Milano, in attesa del disco di debutto.

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