Alessandria: chiusa la 41^ stagione internazionale di concerti sugli organi storici

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ALESSANDRIA - Si è conclusa ieri, domenica 18 ottobre, con il concerto nella Chiesa della Madonna del Suffragio, la 41^ stagione internazionale di concerti sugli organi storici.

L’evento ha chiuso una manifestazione che ha fatto tappa in più località dell’Alessandrino e che, nel rispetto delle normative anti Covid, ha saputo fare cultura attraverso la musica, valorizzando chiese, oratori e complessi monumentali della provincia - a volte famosi, a volte molto meno conosciuti -, che non di rado conservano anche un organo. Fondamentale il contribuito da un lato ad avvicinare alla musica un pubblico non specialistico, dall'altro il far conoscere a molti spettatori abituali alcuni autentici gioielli artistici, che magari non avevano mai visitato.

"Se la nuova emergenza legata al Covid ce lo consentirà il prossimo anno saranno reinvitati tutti gli artisti stranieri che erano già stati contattati per il 2020 e che poi per un motivo o per un altro hanno dovuto restare a casa – ha spiegato Letizia Romiti, presidente dell’Associazione “Amici dell’Organo -. Speriamo anche di poter reimpiegare gruppi numerosi, e di dar luogo così anche a produzioni artistiche di un certo impegno come già successo per tutte le passate edizioni.  Per i prossimi anni, poi - ha aggiunto - siamo innanzitutto nelle mani delle Fondazioni che al momento ci sostengono".

"Con sempre maggiore convinzione, la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria – afferma il Presidente, notaio Luciano Marianosostiene questa prestigiosa stagione concertistica su organi storici che presenta, anche quest’anno, un ricco programma di appuntamenti sebbene le difficoltà connesse all’emergenza sanitaria e al distanziamento sociale abbiano messo a dura prova l’organizzazione dell’intero evento. I concerti spaziano, infatti, nelle chiese di tutta la provincia di Alessandria che dispongono di organi storici ancora perfettamente funzionanti, nella maggior parte dei casi, grazie ad un accurato intervento di restauro. È questo, infatti, lo spirito che da 41 anni contraddistingue la rassegna: far rivivere gli organi storici ancora presenti nei luoghi sacri, valorizzarli e creare eventi musicali che, a loro volta, restituiscano vitalità ai piccoli comuni che spesso si trovano ai margini dei grandi circuiti turistici. Un’operazione culturale che richiama un pubblico selezionato di estimatori di questo genere di concerti e che contribuisce a far conoscere angoli meno conosciuti, ma non per questo meno interessanti, del nostro territorio. Complimenti agli organizzatori e alla instancabile Letizia Romiti per la passione con cui lavorano a questa rassegna, per la minuziosa ricerca di nuovi organi storici e per la costante presenza di artisti di grande livello".

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