Tortona: restauro cripta Madonna della Guardia a Giuliano Vangi

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TORTONA - Sarà l’artista toscano di fama internazionale Giuliano Vangi ad occuparsi della riqualificazione, al santuario della Madonna della Guardia, della cripta, divenuta da qualche mese parrocchia di San Bernardino.

È questa la seconda freccia che ha scoccato dal suo arco il rettore del santuario don Renzo Vanoi, nell’ottica di rendere più accattivante l’intero quartiere. Se l’archistar italo-svizzero Marco Botta firmerà infatti la nuova “Cittadella di don Orione”, sarà lo scultore originario di Barberino di Mugello a occuparsi del progetto di intervento sulla cripta, che necessita di un accesso indipendente e di una riprogettazione del presbiterio. Di ritorno dal Giappone, dove gli è stato dedicato un museo personale di 30.000 metri quadrati sotto il monte Fuji, Giuliano Vangi – 88 anni e con impegni che lo portano in più parti del mondo – ha effettuato un sopralluogo nell’edificio sacro tortonese, il cui amato simulacro (la Madonnina che svetta sulla città) è stato ridorato nel 2016 dall’altrettanto illustre restauratore Lino Reduzzi. Quest’ultimo è amico di entrambi gli artisti, attualmente impegnati - fianco a fianco - nella realizzazione di una chiesa a Seul, in Corea del Sud ed ha fatto da tramite per averli nella terra dove san Luigi Orione è cresciuto e ha fondato la Piccola Opera della Divina Provvidenza. "Corteggiavo da tempo questi due professionisti dalla grande sensibilità – ha spiegato don Renzo Vanoi -, che hanno voluto prima di tutto respirare l’aria del nostro santuario al fine di regalarci la loro arte nel nome del carisma di don Orione". L’intento è quello di riorganizzare gli spazi di questa “Cittadella della Carità”, che comprende – oltre alla basilica - la torre con la statua simbolo della Madonnina d’oro, il Piccolo Cottolengo, il centro Mater Dei e la casa madre delle Piccole Suore Missionarie della Carità. "Il percorso di riqualificazione sarà armonioso e globale – conclude l’architetto Filippo Tavella, professionista di fiducia dell’Opera -: la visione a grand’angolo di Mario Botta porterà al completamento della facciata del santuario e alla realizzazione di una pavimentazione adeguata degli spazi antistanti e laterali, mentre Giuliano Vangi si occuperà, nel rispetto dei vincoli archeologici che interessano quest’area, della cripta, la quale ha una capienza pari alla parte superiore del santuario".

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