Torino, restituita alla Soprintendenza targa bronzea delle Regie Gallerie
TORINO - Il 16 luglio 2020, a Torino, presso la sede della locale Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Udine hanno restituito alla Direttrice dell’Ufficio Esportazione, dott.ssa Valeria MORATTI alla presenza del Tenente Colonnello Silvio MELE, Comandante del Nucleo TPC di Torino, una targa bronzea afferente alla Direzione delle Regie Gallerie – Ufficio Esportazione Oggetti d’Arte, andata dispersa nel tempo e sequestrata nel pordenonese ove era stata posta in vendita presso una galleria d’arte. Il raro bene, delle dimensioni di 105 x 65 cm e del peso di 30 Kg, era stato individuato dai Carabinieri del Nucleo TPC di Udine nell’agosto 2017, nel corso del quotidiano controllo del web, su una piattaforma on-line di vendita all’incanto di beni culturali afferente un esercizio commerciale di settore. L’evidente natura demaniale della targa permetteva ai militari di richiedere alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone l’emissione di un decreto di perquisizione la cui esecuzione presso la galleria d’arte friulana consentiva il sequestro del bene a seguito del deferimento in stato di libertà per ricettazione del venditore. I successivi accertamenti condotti in collaborazione con diversi enti pubblici della cultura, quali i Musei Reali di Torino, le Gallerie degli Uffizi di Firenze, le Gallerie dell’Accademia di Venezia, permettevano ai Carabinieri del Nucleo TPC di Udine di appurare che quella targa fosse appartenuta proprio ad una di esse fino alla metà del secolo scorso e che, nel tempo, era andata dispersa uscendo dalla loro disponibilità.
Significativa è la descrizione del manufatto prodotta dalla Soprintendenza torinese: “indubbio l’interesse storico della targa, rara testimonianza dell’organizzazione degli Uffici territoriali della Direzione generale antichità e belle arti del Ministero dell’Istruzione nella prima metà del XX secolo”. Conclusa la vicenda giudiziaria con l’archiviazione del relativo procedimento penale, veniva disposta dall’Autorità Giudiziaria di Pordenone la restituzione del bene a favore del venditore che decideva di restituire la targa al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo. Si addiveniva così alla spontanea e concordata decisione di assegnare la targa, per la sua conservazione e valorizzazione, alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, centro che per primo ebbe l’onore di divenire Capitale del Regno d’Italia. La restituzione testimonia, ancora una volta, come il costante monitoraggio del mercato on line dei beni culturali, le capacità nell’attività di ricerca ed investigative di questo Reparto specializzato dell’Arma dei Carabinieri e, in questo caso, l’estrema sensibilità dimostrata dal commerciante pordenonese, possano consentire, anche a distanza di decenni, il ritorno “a casa” di un bene di interesse storico e culturale divenuto raro a livello nazionale.