Venerdì 22 marzo, ad Alessandria, un convegno dal titolo "L'Italianità Perduta" per celebrare la Giornata del Ricordo

Venerdì 22 marzo, ad Alessandria, un convegno dal titolo "L'Italianità Perduta" per celebrare la Giornata del Ricordo
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ALESSANDRIA- Un'iniziativa per rendere anche omaggio alla memoria di Cristina Antoni, nata ad Alessandria da genitori esuli di Fiume.

A vent'anni esatti dalla promulgazione della Legge 92/2004 che istituì, per il 10 Febbraio, la Giornata del Ricordo al fine di "conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale"; la Provincia, il C.I.F. - Centro Italiano Femminile, il Convegno di Cultura B. M. Cristina di Alessandria, promuovono (come per gli anni scorsi) un Convegno dal titolo "L'Italianità Perduta", relatore Andrea Virga, docente di Filosofia e Storia, referente per Casale Monferrato del Comitato 10 Febbraio.

Questa iniziativa parte dalla consapevolezza che le divisioni, i conflitti, i drammi del passato la cui memoria ferisce tutt'ora con forza e sofferenza il nostro paese, non debbano essere dimenticati ma costituire un ammonimento. Certo, non si può cambiare il passato ma si può contribuire a costruire un presente ed un futuro migliori. Non si desidera però dire cosa sia stato giusto o sbagliato, cosa sia stato un bene o un male, urge oggi ricordare e onorare le vittime al fine di promuovere la pace, la collaborazione e l'integrazione per impedire il ripetersi di errori e tragedie causate da disumane ideologie e da esasperati nazionalismi. Non si desidera nemmeno rimanere prigionieri di inimicizie, rancori e dannose pretese di rivalsa. Per tantissimi anni - oltre sessanta - le vicende accadute nella Venezia Giulia, nell'Istria, nella Dalmazia, sono state relegate ad un fatto privato. La Patria aveva voltato le spalle a quelle italiane ed italiani che avevano trovato tragica morte nelle cavità del Carso o erano stati costretti dall'ideologia titina vincente, ad abbandonare le proprie case e le proprie storie. Una "damnatio memoriae" sostenuta dalla politica internazionale che ha portato alcuni a negare e altri a giustificare e minimizzare. Il desiderio dei promotori dell'evento è unicamente quello di "fare memoria" di una realtà dimenticata, da condividere con l'opinione pubblica, per rileggere - soprattutto con i giovani studenti - una pagina, per lungo tempo,
strappata dai libri di storia.

Al termine, un attuale riferimento agli Esuli, attraverso il contenuto del libro "Dall'Italia al Cielo" di Cristina Dei Giorgi. In questo libro sono raccontate le biografie di persone che giunte in Italia, hanno saputo ricostruirsi una vita eccellendo in vari ambiti: professionali, culturali, artistici e sportivi. Persone che con il loro impegno hanno testimoniato un singolare attaccamento all'identità italiana e agli ideali di libertà e democrazia. Biografie quali fedeli ricostruzioni di percorsi di vita basata su valori, stimoli e idee validi ancora per il tempo presente e quello futuro.

Inoltre, si sottolinea che è anche un modo per rendere omaggio alla memoria di Cristina Antoni, nata ad Alessandria da genitori esuli di Fiume, sino all'anno scorso promotrice, attenta e partecipe, della Giornata del Ricordo.

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