"Un raggio di luce", l'iniziativa benefica della Caritas di Ovada
OVADA - Si chiama "Un raggio di luce, un raggio di speranza" l'iniziativa benefica della Caritas che coinvolge alcune categorie commerciali della città.
A causa della pandemia, molte persone hanno perso il lavoro, scoprendosi incapaci di provvedere ai bisogni propri e dei propri cari. Molti esercizi, contemporaneamente, soprattutto piccoli negozi, sopravvivono con fatica.
Fedele alla propria missione di sostegno a chiunque sia in difficoltà, la Caritas parrocchiale Ovadese ha proposto questa iniziativa natalizia ispirata ai principi del welfare generativo: unendo fondi propri e offerte, una somma di denaro verrà distribuita a selezionate categorie di negozi, e convertita in buoni acquisto che la Caritas, agendo di concerto con altre associazioni caritative presenti sul territorio, distribuirà a persone e famiglie in difficoltà.
Beneficiari dell’iniziativa sono quindi, contemporaneamente: gli esercenti, ai quali viene fornito un supporto economico anticipando il valore delle
vendite, e le persone e famiglie in difficoltà, che grazie ai buoni acquisto potranno vivere un Natale più vero e continuare a sentirsi parte della comunità. Protagoniste saranno pasticcerie, librerie e mercerie che dall'8 dicembre al 6 gennaio riceveranno una somma di circa 200 euro ricavata da un budget iniziale di 2000 euro, come anticipo del valore delle vendite, ed emetteranno buoni destinati ai più bisognosi, spendibili dal prossimo 14 dicembre.
Il budget a disposizione potrà aumentare se cresceranno le offerte destinate alla Caritas e pertanto anche il numero delle persone aiutate potrebbe essere maggiore. Ai negozi aderenti verrà fornito materiale informativo, candele e cartoncini che li renderanno riconoscibili. "Un segno di vicinanza della comunità ovadese in un momento di estrema difficoltà per molti - hanno commentato il parroco di Ovada Don Maurizio Benzi e la referente Caritas Marisa Mazzarello - una piccola goccia che ha la sua importanza anche in un grande oceano ". L'iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Ovada.