Cessione Pernigotti: mercoledì giorno decisivo, attese firma e nuova cassa integrazione
NOVI LIGURE - Potrebbe arrivare mercoledì 31 agosto la tanto attesa firma per la cessione della Pernigotti. Un’operazione che dovrebbe portare al passaggio di proprietà dalla famiglia turca dei Toksoz a una società del gruppo statunitense Jp Morgan che ha già inglobato la Walcor di Cremona. L’azienda lombarda, con la quale la realtà dolciaria novese era già stata in trattativa un anno fa, dovrebbe diventare un partner commerciale in questa prima fase di nuova gestione per far ripartire la distribuzione in vista della prossima stagione natalizia.
Bocche cucite per il momento sia da parte dell’attuale proprietà che dai sindacati, i quali non hanno ancora ricevuto comunicazioni ufficiali dai Toksoz sugli sviluppi delle trattative. Le stesse parti sociali, allarmate negli scorsi giorni per un silenzio troppo prolungato, hanno però fatto sapere che mercoledì potrebbe essere il giorno decisivo, in occasione di un incontro fissato dal Ministero del Lavoro in mattinata.
L’auspicio è che fra tre giorni venga quindi ufficializzata la vendita delle quote, in modo che da Roma possa anche arrivare il via libera per una nuova cassa integrazione dalla durata di 24 mesi. Gli ammortizzatori sociali sono infatti scaduti lo scorso 30 giugno e i dipendenti sono nel frattempo rientrati in fabbrica.
Al momento, i lavoratori si stanno occupando di piccoli ordini di creme spalmabili provenienti dalla Svizzera, in attesa di conoscere il destino dello stabilimento. Una volta messa nero su bianco la cessione, prenderà il via la fase di due diligence che porterà al closing già fissato per il 30 settembre. Una data che, al momento, non è stata spostata e che potrebbe sancire il tanto agognato lieto fine attorno a una vertenza iniziata a fine 2018, quando la proprietà aveva comunicato l’intenzione di chiudere i battenti a Novi Ligure.
Da allora, quasi 4 anni di battaglia sindacale con tanti colpi di scena, tutti in negativo, prima di arrivare al momento decisivo che sembra dietro l’angolo. L’addio dei turchi sarebbe infatti il primo passo verso una nuova vita per lo storico marchio piemontese.