Escluse sementi dai prodotti la cui vendita è sospesa
Tutto risolto per gli agricoltori e produttori agricoli, anche quelli piccoli non definiti 'professionali': possono acquistare i prodotti specialistici (sementi, fertilizzanti e fitosanitari) per proseguire la propria attività produttiva e garantire l'approvigionamento dei beni alimentari di prima necessità.
Come riporta Agricolae, una circolare del ministero della Salute infatti precisa che i cittadini non possono rinunciare all'attività di rivendita delle sementi. Che era stata erroneamente inclusa tra nelle attività da sospendere di cui all’art 2 del DPCM 8/3/20. "Questo - si legge - è uno degli elementi di cui i cittadini non possono essere privati. Attività che va attentamente valutata, considerando le difficoltà di transito, e quindi di approvvigionamento, dall’estero e ciò per le note prese di posizione di alcuni Paesi".
La logica del DPCM, prosegue ancora il ministero di Roberto Speranza, "è quella di regolamentare le attività distinguendole tra quelle necessarie, anche se regolamentate, e quelle differibili. La vendita degli alimenti è indifferibile la capacità di produrli è strategica e allo stesso modo indifferibile. Pertanto la vendita di sementi a livello agricolo, a parere dello scrivente, deve ritenersi attività, si regolamentata, ma permessa. Si consideri che la situazione in Cina è sotto controllo dopo tre mesi, - insiste ancora la Salute - noi siamo solo al 12° giorno. Se le attività di semina fossero bloccate per mesi il danno per la filiera alimentare, ed è questo ciò che interessa a questa Direzione, sarebbe drammatico con imprevedibili ripercussioni per il Paese. Questa Direzione ha stabilito di prendere immediatamente l’iniziativa, pur consapevole del rischio di trattare episodi marginali, ma la preoccupazione che questo asset strategico per il Paese possa essere compromesso merita la decisione d’intervenire immediatamente".