La Pernigotti verso la conclusione delle trattative
NOVI LIGURE - Attese entro il 30 settembre le firme tra Spes e Gruppo Toksoz per la reindustrializzazione dell'impianto novese e quella con Giordano Emendatori per il comparto gelato.
Ferita, un po’ acciaccata, la Pernigotti di Novi Ligure sta per lasciarsi alle spalle una pagina di storia finita su tutte le pagine nazionali.
E’ infatti ormai vicina la firma per l’accordo tra la Spes cioccolato di Torino e il gruppo Toksoz per la reindustrializzazione dell’impianto, che nella città novese da quasi 160 anni ha messo saldamente le sue radici.
Questione di ore, parrebbe, con un progetto di rilancio che grazie all’esternalizzazione delle produzioni di cioccolato e torrone, permetterebbe di dare lavoro ad altre 60 persone che si andrebbero ad aggiungere alle 18 intenzionate a prendere Giordano Emendatori, acquirente del ramo gelati. Una firma anche quest’ultima che deve necessariamente arrivare nei prossimi giorni, se si vuole dare il via a tutto il percorso.
“Riteniamo fondamentale – ha commentato il presidente della Spes cioccolato, Antonio Di Donna - avere un solo soggetto che produca a Novi sia per il comparto cioccolato-torrone sia per il gelato. La firma con Emendatori auspichiamo arrivi prima del 30 settembre per dare a tutti i lavoratori un unico interlocutore, con l’applicazione del medesimo contratto, al fine di evitare la divisione di spazi e impianti, e rendere più efficiente e sostenibile l’intero progetto valorizzando la diversa stagionalità del cioccolato rispetto al gelato”.
Parole chiare, che vedono d’accordo anche i fratelli Toksoz, i quali, a detta di Di Donna, si sono sempre dimostrati realmente impegnati nel fare in modo che si realizzino le condizioni per la chiusura dell’accordo con la stessa Spes.