"Prudenza sulla Pernigotti fino al tavolo con il Mise"
NOVI LIGURE - "Bisogna essere molto prudenti, almeno sino a quando non saremo seduti attorno al tavolo del Mise”. Sono le parole di Tiziano Crocco, della Uila Uil, alla notizia che la Pernigotti di Novi Ligure, grazie ai fondi statali, derivanti dal decreto crescita approvato la scorsa estate in Parlamento, potrà allungare la cassa integrazione degli 80 dipendenti sino al 2022, bypassando così la scadenza attualmente fissata al 5 febbraio 2020.
In pratica, stando a fonti non confermate, la proprietà, oltre a quanto potrà raccogliere sia dalla recente cessione della rete commerciale che dal marchio dei gelati al gruppo Optima – e si parla di diversi milioni di euro -, potrà anche usufruire del decreto crescita, approvato la scorsa estate in Parlamento.
Anticipazioni di quelli che saranno gli argomenti che verranno affrontati durante l’ennesima riunione al ministero per lo sviluppo economico, la cui data non è ancora stata fissata per permettere all’azienda di preparare il tanto sospirato piano industriale richiesto dai funzionari governativi dopo la fumata nera della riunione romana di una decina giorni fa, nel corso della quale era stato solamente annunciato l’ingresso del gruppo Optima nelle trattative.
Se però verrà confermata la notizia dei fondi governativi, allora lo stabilimento novese potrebbe essere oggetto di un restyling importante di ammodernamento, sebbene non si sia ancora spenta la possibilità della costruzione ex novo di un capannone fuori città, che possa essere all’avanguardia e ai passi con i tempi.
Ma finora, sono ancora solo parole sulla carta: la trattativa è molto lunga e tutto è appeso a quei fili di Arianna che di giorno in giorno possono allungarsi o drasticamente spezzarsi.