Polo Logistico Alessandria: Regione entra in fondazione Slala
RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO DELLA REGIONE PIEMONTE
TORINO - Nella Giunta di oggi, venerdì 21 febbraio, è stato deliberato l’ingresso della Regione Piemonte nella compagine della Fondazione Slala, che si occupa della promozione del sistema logistico integrato del Nord Ovest d’Italia.
Per il presidente della Regione Piemonte e l’assessore alle Infrastrutture e Trasporti la logistica è il futuro del Piemonte. Un settore che passa attraverso la realizzazione della Tav e del Terzo Valico.
E se per la Tav il retroporto naturale è rappresentato da Susa e dalla provincia di Torino, per il sistema portuale ligure lo è il Sud Piemonte con la provincia di Alessandria come punto di riferimento principale. Per questo la Regione ha deciso di entrare nella compagine della Fondazione Slala.
Una scelta contraria a quella dell’amministrazione regionale precedente, che aveva deciso di uscire dalla Fondazione, e che la Giunta attuale ha invece assunto per ribadire la centralità di questo settore per il nostro territorio e poter partecipare attivamente, come Regione, alla tutela del progetto che punta a rendere Alessandria retroporto di Genova.
La Fondazione infatti ha lo scopo specifico di studiare, approfondire e progettare il futuro della logistica, coordinando la partecipazione di tutti gli attori coinvolti. Presidente e Assessore sottolineano ancora che l’ingresso della Regione Piemonte in Slala è anche un modo per ribadire che, al di là delle suggestioni che si sono affacciate e diffuse nell’ultimo periodo, la posizione della Regione sul ruolo che Alessandria e il Piemonte devono avere in questa partita resta ferma e irremovibile.
E la Regione lo rivendicherà divenendo parte attiva della pianificazione con questo strumento e partecipando alla cabina regia con un proprio rappresentante. Il Polo logistico alessandrino è un progetto strategico, su cui il governo nazionale precedente ha già investito due milioni di euro. Il Presidente e l’Assessore sottolineano che la Regione ci crede e lo dimostra con questo atto.