Saldi estivi

Saldi estivi al via il 6 luglio: il meteo nemico delle vendite

Quest'anno, per colpa del maltempo, molti negozianti si ritrovano con i magazzini ancora pieni di merce invenduta

Saldi estivi al via il 6 luglio: il meteo nemico delle vendite
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Nella maggior parte delle regioni italiane, i saldi iniziano il 6 luglio e proseguiranno fino ai primi giorni di settembre. In Piemonte l’ultimo giorno di “caccia all’affare” sarà invece il 31 agosto. Ma quanto il meteo influenza le vendite?

Saldi estivi al via il 6 luglio

Anche quest’anno i saldi inizieranno il primo sabato di luglio, una data tradizionalmente segnata sul calendario di molti italiani amanti dello shopping. Nel 2023 la partenza era stata eccezionalmente posticipata al giovedì successivo perché il primo sabato coincideva con l’inizio del mese. Fatto sta che il 6 luglio resta un appuntamento fisso per chi vuole acquistare abbigliamento, calzature, accessori e articoli per la casa a prezzi ridotti, anche se quest’anno – soprattutto al Nord - per colpa del maltempo, molti negozianti si ritrovano con i magazzini ancora pieni di merce invenduta ed il loro umore è variabile come le previsioni meteo.

Per questo motivo – e per venire incontro alle abitudini di acquisto che cambiano - Ascom di Torino propone lo spostamento del periodo di svendita ad agosto, in modo che a settembre e ottobre si possano ancora fare buoni acquisti e non si debbano mettere in vetrina cappotti e sciarpe, quando ci sono ancora temperature estive o semi estive.

Secondo le stime dell’Ufficio Studi di Confcommercio, quest’anno per l’acquisto di capi scontati ogni famiglia spenderà in media 202 euro, per un valore complessivo nazionale di 3 miliardi e 200.000 euro e di oltre 300 milioni per il Piemonte. “Il periodo promozionale estivo prende il via in un contesto complesso – ha sottolineato la presidente di Ascom Confcommercio Torino Maria Luisa Coppa -, ma gli esercenti sono pronti ad accogliere i clienti a braccia aperte, con il sorriso e con competenza”.

Lo scorso anno la previsione di spesa era stata leggermente più alta, con uno scontrino medio pari a 213 euro a famiglia, ma l’estate torrida e l’inflazione ancora pesante avevano inibito parte degli acquisti. Quest’anno la stabilizzazione dei costi e una grande disponibilità di merce potrebbero fare la differenza per un comparto, quello della Moda, che ha chiuso il primo trimestre 2024 con un calo medio nazionale del 4,2% e vede proprio nei saldi un momento importante di ripresa.

Alessandra Dellacà

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