Anche le onoranze funebri sono in emergenza
Aumentano le richieste di testamento in un momento in cui le le certezze per il futuro tentennano e gli studi notarili ricevono, in questo periodo, tante telefonate dai parenti dei malati.
Malati di coronavirus per i quali i loro cari stanno pregando per un rientro a casa. Malati che, quando non guariscono, muoiono in solitudine, senza l’ultimo saluto da parte dei loro affetti. Salme che, a causa dell’elevato numero di decessi e del conseguente collasso delle strutture che sarebbero deputate ad accoglierle ma che non hanno più posto, verranno collocate – come succederà nel capoluogo della Valle d’Aosta – in un hangar dell’aeroporto.
La situazione d’emergenza riguarda, poi, anche il comparto delle onoranze funebri che si trova a operare con un picco di mortalità che preoccupa e turba. Chi è impiegato in questo comparto, infatti, è altamente esposto al rischio coronavirus, non sa, al di là dei deceduti che sono risultati positivi al tampone in ospedale, se chi è morto nella propria abitazione o in casa di riposo, possa essere stato positivo o meno.
Gli operatori delle pompe funebri non hanno altresì alcun accesso ai dispositivi di protezione individuale che sarebbero necessari e che invece sono difficili da reperire. “Ringrazio il mio personale che continua a prestare servizio con massima serietà e professionalità – spiega Marco Bagliano, titolare della Bagliano Servizi Funebri –. È un momento difficile per tutti. Vorremmo che anche il nostro settore venisse compreso e tutelato".
La Federazione nazionale imprese onoranze funebri ha deciso, in questa fase di emergenza, di allestire le stanze adibite ad home funeraria (laddove ci siano) a uffici, poiché tutte le salme vengono portate in obitorio, dove vengono messe in attesa in una sorta di deposito e poi – a scelta della famiglia – indirizzate alla tumulazione o alla cremazione.
Anche il servizio Ponte arcobaleno – quello dedicato all’addio degli amici a quattro zampe – prosegue (laddove sia presente): gli animali, va ricordato, non si ammalano di coronavirus, ma muoiono anche loro e i padroni che vogliano usufruire di questo servizio possono informarsi e utilizzarlo.