Nasce a Novi Ligure il primo laboratorio di analisi enologiche della provincia grazie a Marco Santarelli

Nasce a Novi Ligure il primo laboratorio di analisi enologiche della provincia grazie a Marco Santarelli
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Alba, Asti, Canelli e Nizza Monferrato. Sono queste le principali sedi dei laboratori dedicati all’enologia ai quali le principali aziende e consorzi del Basso Piemonte si rivolgono per ricevere analisi sulle proprie uve. Località situate al di fuori della provincia di Alessandria alle quali le realtà del territorio si affidavano per la mancanza di un simile servizio in aree più vicine.

Un vuoto che è stato colmato da alcuni mesi grazie a Vinovi, laboratorio avviato a Novi Ligure da un’idea di Marco Santarelli. Il 38enne nato e cresciuto nella città dei Campionissimi è così riuscito a ritagliarsi in poco tempo una fetta di mercato importante e di alta qualità che prima doveva giocoforza guardare altrove. “Nell’Alessandrino, un centro analisi dedicato all’enologia non esisteva a eccezione di qualche punto vendita di prodotti agroalimentari che si occupa anche di questo ma non in modo completo - racconta -. Finora si sono rivolte a me circa una quarantina di aziende, che da subito hanno capito il valore aggiunto della mia attività. Di queste, collaboro costantemente con una ventina di loro. Per aver aperto a maggio ed essere sconosciuto a buona parte dei tre consorzi (Ovada, Gavi e Colli Tortonesi, n.d.r.) sto lavorando molto bene. Offro un servizio che parte dall’analisi dell’uva fino all’imbottigliamento del vino. Raccolgo campioni dal punto più alto della val Borbera, ovvero Rocchetta Ligure, fino a Trisobbio e Carpeneto nell’Ovadese, dalla parte opposta. Riesco a raggiungere in giornata tutto il territorio sia come prelievo campioni che come risultato delle analisi. Solo ieri ho ne ho recuperati una ventina da 3 attività diverse”.

Marco Santarelli (foto: Fargo Studio)

Un sogno che Marco aveva fin da quando studiava Viticoltura ed Enologia all’Università Cattolica di Piacenza e che ora si è trasformato in realtà, dopo anni di esperienze anche lontano dalla sua città natale. “Mi sono laureato nel 2008 e poi sono andato in Australia - prosegue -. Al mio rientro ho lavorato per 3 anni a Montaldo Bormida e poi sono andato in Sardegna, dove sono rimasto per 8 anni. Ho lavorato per una grande azienda nel Sulcis, che mi ha fatto conoscere il mondo del vino classico accanto a consulente importante. Poi però è tornata la voglia di rientrare nella mia terra d’origine, che tanto mi ha dato e alla quale desidero restituire qualcosa”.

Nonostante Vinovi sia nata da poco, il suo fondatore guarda già al futuro. “Sto già pensando a come ampliare e modificare la struttura - conclude -. Voglio installare un impianto di microbiologia del vino, per dare un servizio in più ai professionisti di un settore in cui ho sempre creduto. Ho sempre pensato che il bicchiere di vino sulle tavole degli italiani non mancasse mai. Il 2021 sta vivendo alti e bassi, tra le gelate di aprile e la siccità. Condizioni non troppo favorevoli, ma nonostante questo la qualità per Timorasso, Gavi e Ovada è molto alta”.

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