La nota

Comparto termale, Ravetti (PD): "I dati parlano chiaro: e chiedere conto è legittimo e doveroso"

Il consigliere conferma i propri dubbi in merito agli ulteriori finanziamenti previsti per lo studio sulle nuove fonti termali acquesi

Comparto termale, Ravetti (PD): "I dati parlano chiaro: e chiedere conto è legittimo e doveroso"
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Il vicepresidente del consiglio regionale, Domenico Ravetti, risponde alle dichiarazioni rilasciate dal presidente della Provincia di Alessandria.

La risposta di Ravetti

I dubbi manifestati dal consigliere regionale del PD, Domenico Ravetti, in merito agli ulteriori finanziamenti - oltre ai 160.000 euro - previsti per lo studio sulle nuove fonti termali acquesi dalla Regione Piemonte, sembrano non essere condivisi dal presidente della Provincia di Alessandria, Luigi Benzi, che ieri ha commentato quanto detto dal consigliere dem a mezzo stampa.

"Come tutti ho le mie opinioni e come tutti posso sbagliarmi. Ma un conto sono le opinioni, altro i dati di fatto. Ho sempre basato la mia azione amministrativa e politica su dati oggettivi, e l’ho fatto anche a proposito della questione del rilancio del comparto termale.  - commenta Ravetti - Mi dispiace, e molto, leggere i commenti molto scortesi del Presidente della Provincia di Alessandria sulle mie domande relative ad ulteriori finanziamenti, oltre ai 160.000 euro, previsti per lo studio sulle nuove fonti termali acquesi. Per la precisione 27.000 per il 2025, 27.000 per il 2026 e 27.000 per il 2027. La tabella allegata è la testimonianza di quello che sostengo".

"Siccome la Provincia di Alessandria ha definito, come termine ultimo per la presentazione di preventivi per tale studio il 14 gennaio scorso, per una somma pari a 120.000 euro più Iva al 22%, mi pare del tutto normale chiedere in Commissione all’Assessore competente le ragioni che lo hanno convinto a prevedere altri 81.000 euro. - aggiunge il consigliere dem - L’assessore Marnati ieri ha detto di non saperlo, il Presidente della Provincia non lo sa e il sindaco di Acqui Terme risponde 'ma anche se fosse, quale sarebbe il problema?'. Mi limito a dire che le Istituzioni meriterebbero più serietà quando si parla di fondi pubblici".

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