Euro7: l’on. Enzo Amich soddisfatto per l’importante risultato conseguito dal Ministro Urso

Euro7: l’on. Enzo Amich soddisfatto per l’importante risultato conseguito dal Ministro Urso
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BRUXELLES- Nel corso del Consiglio Competitività di oggi a Bruxelles.

"Esprimo soddisfazione per il risultato raggiunto dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, nel corso dell’odierna riunione del Consiglio Competitività a Bruxelles: l’approvazione della nuova proposta di regolamento europeo per le omologazioni dei veicoli leggeri e pesanti Euro 7, fortemente voluta dal ministro Urso, recepisce nella sostanza le richieste del cosiddetto “fronte della responsabilità”, coordinato da Repubblica Ceca, insieme con Italia e Francia. - ha detto l'on. Enzo Amich - Questo configura una larga e inedita maggioranza in Consiglio, cambiando per la prima volta gli assetti politici in materia di transizione ecologica, in nome di un atteggiamento più pragmatico e meno ideologicamente orientato."

"Nel dettaglio, la nuova stesura prevede un rinvio di circa due anni dei tempi di adozione della nuova normativa, concedendo così più tempo alle aziende per procedere alla riconversione verso la transizione green, sia per i veicoli leggeri, sia per quelli pesanti. Sono inoltre stralciati i vincoli più restrittivi originariamente previsti: restano, pertanto, in vigore i valori stabiliti dal regolamento Euro 6 per i motori a combustione interna, per le emissioni di particolato e per le condizioni per i test di emissioni delle autovetture. Questo comporterà una significativa riduzione dei costi per le imprese automobilistiche e di conseguenza anche per i consumatori, con maggiori margini di accantonamento delle risorse per la transizione verso l’elettrico."

"Il nuovo regolamento, proprio grazie all’impulso dell’Italia, permette di salvaguardare la filiera automotive dei produttori di piccoli volumi, l’alta gamma tipica della produzione italiana come Ferrari, Lamborghini, Maserati, simboli del Made in Italy che producono circa 50mila autovetture l’anno. Per la categoria, il nuovo testo prevede infatti che, per rientrare classe dei piccoli volumi, si debba calcolare solo la produzione su scala europea e non quella sul piano globale. Tutele anche per i produttori di veicoli commerciali, come Iveco e CNH, per i quali restano i vincoli previsti dal regolamento Euro 6. Previsione importante anche per l’indotto italiano, che partecipa alla produzione di oltre 320mila veicoli commerciali l’anno. Su questa linea, il ministro Urso ha sollecitato ulteriori modifiche al regolamento, che l’Italia si propone di raggiungere in sede di trilogo entro questo semestre. L’on. Amich auspica che le delegazioni italiane al Parlamento Europeo facciano fronte comune in difesa degli interessi nazionali."

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