Grimaldi (LUV): "Non bastano mance, serve attenzione maggiore ai più fragili"

Grimaldi (LUV): "Non bastano mance, serve attenzione maggiore ai più fragili"
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“Se la maggioranza ha escluso alcune categorie non accetteremo toppe e mance. Vogliamo le stesse risorse e gli stessi criteri adottati per chi è già stato compreso nei bonus. Vorremmo che fosse chiaro alla maggioranza in che cosa consiste la nostra disponibilità ad accelerare la discussione sul “Riparti Piemonte'” - dichiara il Capogruppo di Liberi Uguali Verdi, Marco Grimaldi, in merito alla discussione ancora in itinere sul provvedimento regionale di sostegno a famiglie e imprese.

“Perché - prosegue Grimaldi - dovremmo dare il via libera al 'bonus Piemonte' (che ne è una parte importantissima) se alcune categorie verranno penalizzate rispetto ad altre? Perché, per esempio, beneficiano del contributo a fondo perduto per il commercio bar, ristoranti e discoteche, ma non per esempio i cinema, i luoghi dello spettacolo dal vivo o le librerie, che certamente svolgono un servizio culturale ma sono anche attività commerciali che stanno perdendo ingenti profitti? Perché questi ultimi sono relegati nei fondi di solidarietà assegnati a progetto per la cultura (11 milioni)? E perché, a sua volta, la parte del bonus riservata all'artigianato include centri benessere, parrucchieri, gelaterie, pasticcerie e centri estetici ma non, ad esempio, agenzie di viaggio, autoscuole, tatuatori, chi vende giocattoli e vestiti, antiquari? Non comprendiamo sulla base di quale logica si siano operate queste distinzioni”.

“Avremmo voluto - conclude Grimaldi - un provvedimento che, da una parte, non fosse figlio di 'relazioni privilegiate' e, dall'altra, mostrasse un'attenzione particolare ai più colpiti e ai più fragili: per gli indigenti, che hanno bisogno di aiuti alimentari e di molti altri beni di prima necessità, 250mila euro non sono certo sufficienti. Che ne è dei lavoratori intermittenti senza ammortizzatori, del bonus affitti o del 'salva mutui' per la prima casa? Con gli asili chiusi e 'nonni fuori gioco', non dovremmo pensare a risorse straordinarie per i centri estivi e i bonus babysitter? La discussione è ancora in corso, ci auguriamo che le nostre richieste vengano ascoltate”.

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