La nuova Giunta Abonante: fra progetti e una tornata di critiche
Quello che maggiormente fa parlare è l'ingresso di Giovanni Barosini sia come neo vicesindaco, sia come assessore. Riconfermati 4 assessori su 9 della precedente giunta
In città non si placa il chiacchiericcio dopo l'annuncio del sindaco Abonante riguardo i nomi che compongono la nuova giunta. Molte le domande che si rincorrono, la prima: "Perché azzerare tutti gli assessori se poi di fatto 5 su 9 sono rimasti al loro posto?"
La nuova giunta Abonante
Il sindaco di Alessandria, Giorgio Abonante, cambia quattro suoi assessori. Il progetto vede il raggiungimento di Alessandria 2030, ma non mancano le polemiche sia fra la gente che tra la minoranza.
Servizio di Ketti Porceddu
La reazione della Lega
"Altro che rivoluzione per raccogliere le sfide del futuro. La nuova giunta del comune di Alessandria sembra fatta con il manuale Cencelli: tutti dentro appassionatamente, da Barosini ai 5 Stelle, soggetti politici che solo due anni fa si attaccavano quotidianamente a mezzo stampa, e che ora dovrebbero lavorare, fianco a fianco, per il futuro della nostra comunità. - commenta il segretario cittadino della Lega di Alessandria, Alessandro Rolando - Quella del sindaco Abonante è una manovra di palazzo 'vecchio stile', che dopo due anni di nulla cerca di simulare un 'cambio di passo', ma in realtà si limita a pagare qualche cambiale politica".
"In due anni di amministrazione Abonante la città ha portato a casa un nuovo centro sociale spacciato per centro d'incontro comunale, e qualche corsia ciclabile caotica e malfatta. - prosegue Rolando - Ma, soprattutto, Amag naviga in pessime acque, a causa dell'incapacità degli attuali amministratori, che hanno rottamato progetti innovativi come la smart city (con il rischio di penali plurimilionarie) e le comunità energetiche, e hanno consegnato la gestione dell'azienda a consulenti esterni. Si parla di nuovi soci privati destinati ad entrare in un gruppo fino ad oggi a partecipazione completamente pubblica, e tra il personale c'è grandissima preoccupazione. Non meno preoccupati devono essere tutti i cittadini, perché il rischio di un'impennata dei costi della raccolta rifiuti e dell'acqua (bene primario e diritto di tutti) sono evidenti”.