Novi Ligure, il PD "La caduta della giunta Cabella è un atto d'amore dei consiglieri di opposizione"

Novi Ligure, il PD "La caduta della giunta Cabella è un atto d'amore dei consiglieri di opposizione"
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NOVI LIGURE - I rappresentanti del PD di Novi Ligure hanno così commentato la notizia della caduta della giunta Cabella: "Quanto accaduto a Novi rappresenta un atto d'amore da parte dei consiglieri di opposizione, divenuti la maggioranza in consiglio comunale, che di fronte all'immobilismo della giunta Cabella, immobilismo che andava avanti ormai da troppo tempo, non potevano fare altro che portare la cittàal voto e ridare la parola ai cittadini."


"Dopo il gravissimo comportamento del Sindaco e dei suoi sostenitori nell'ultimo consiglio
comunale, che hanno abbandonato la seduta vietando qualsiasi tipo di confronto, era necessario
che arrivasse un segnale fortissimo alla città, un segnale che non è il commissariamento ma la
necessità di restituire nei tempi più rapidi possibili la parola ai Novesi
per ridare alla città un
governo degno di questo nome.

"Nei tre anni di esperienza amministrativa la giunta Cabella si è distinta per i tanti rimpasti e i pochi
atti. Abbiamo assistito alla visita di oligarchi russi - o aspiranti tali - in città ma non abbiamo
assistito ad azioni di vicinanza e attenzione reale a quelle che erano le condizioni di difficoltà che il
territorio stava vivendo, dalle grandi crisi industriali a quella che era la costruzione di una ripresa
dopo la prima ondata del covid nel 2020
."

Nel 2020 l'opposizione aveva presentato un piano di intervento sulla città al sindaco e alla sua giunta che non è stato tenuto in considerazione.

"Con il governo di questa destra abbiamo assistito ad aumenti delle tasse e dei tributi locali,
abbiamo assistito ad un approccio estemporaneo ai problemi della città."

"Novi merita sicuramente di meglio, e l'atto d'amore dei consiglieri di opposizione oggi permette che questo percorso si avvii."

Il Partito Democratico è pronto ad offrire una prospettiva "nuova e rinnovata" alla Città, a costruire "una
dimensione partecipata, rinnovata, aperta e non autoreferenziale" per una visione di lungo periodo che arrivi ai prossimi 15 o 20 anni.

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