Novi Ligure, vicenda ATM e questione Cit in Consiglio Comunale
NOVI LIGURE - Si è aperta con due comunicazioni del Sindaco la seduta del Consiglio Comunale di Novi Ligure che si è tenuta ieri sera, mercoledì 17 giugno. Come richiesto nella riunione scorsa dal Capogruppo dei Democratici x Novi Simone Tedeschi, Cabella ha fornito chiarimenti sulla vicenda giudiziaria Atm che lo vede coinvolto, insieme ad altri 27 soggetti, come Presidente dell’azienda di trasporti alessandrina, ruolo ricoperto da giugno 2011 a marzo 2013. Oltre a ripercorrere storicamente i fatti, il Sindaco ha informato di aver ricevuto il 27 maggio scorso l’avviso di conclusione delle indagini e che ora è possibile prendere visione degli atti e presentare memorie difensive. È stato anche fornito un aggiornamento sulla questione Cit a seguito della riunione svoltasi lunedì scorso tra tecnici e Sindaci dei Comuni che fanno parte del consorzio trasporti. Cabella ha parlato di una situazione complessa che si è aggravata anche per le ripercussioni negative legate all’emergenza sanitaria e ha proposto di approfondire la discussione in sede di Commissione consiliare da convocare al più presto.
La seduta è proseguita con l’interpellanza presentata dal gruppo Democratici x Novi sulla situazione dello scalo di Novi San Bovo. Il Consigliere Rocchino Muliere ha ricordato il protocollo d’intesa firmato nell’aprile scorso da Comune di Novi, Rfi e Regione Piemonte per lo studio delle modalità di valorizzazione dello scalo novese, nonché l’interesse manifestato dalla società Metrocargo ad affittare o acquisire aree dello stesso. A questo proposito il Vice Sindaco, Diego Accili, ha precisato che si sta lavorando insieme alla Regione per definire il ruolo di San Bovo all’interno di un sistema logistico più ampio che oltre ad Alessandria comprende “buffer”, ovvero punti di interscambio, in diverse aree tra cui Novi, Rivalta Scrivia, fino ad arrivare al basso astigiano. Sul punto, tra gli altri, è intervenuto il Consigliere Francesco Bonvini il quale ha espresso dubbi sulla possibilità di utilizzare lo scalo novese a causa degli elevati costi necessari al suo ammodernamento. Successivamente l’Assemblea ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal Consigliere Giacomo Perocchio in merito alla legge 178/1951 per permettere la revoca dell’onorificenza al merito della Repubblica a Josip Broz Tito.
Si è passati poi alla mozione presentata dal gruppo Democratici x Novi sulla ripartenza dopo la fase di emergenza Covid-19. Il Capogruppo, Simone Tedeschi, ha illustrato le proposte al centro del documento che vanno dall’approvazione del bilancio di previsione all’istituzione di un tavolo con le parti sociali, dal sostegno al commercio e all’artigianato alle agevolazioni per gli utenti dei servizi comunali, dagli interventi per la scuola e l’infanzia alla programmazione di manifestazioni ed eventi culturali. A questo proposito il Capogruppo della Lega, Marco Bertoli, ha dichiarato di condividere diversi punti e ha proposto di approfondire la discussione all’interno di una commissione permanente da istituire in tempi brevi, ritirando, nel contempo l’ordine del giorno in merito alla richiesta al Governo di ulteriori risorse economiche. Sull’argomento è intervenuto anche il Consigliere Perocchio, il quale ha precisato che la Giunta comunale si sta già muovendo su queste tematiche e, per questo motivo, ha annunciato il voto contrario alla mozione. Il documento è stato respinto con 10 voti contrari, 6 favorevoli e l’astensione di Oscar Poletto. La seduta è terminata con la comunicazione del sesto prelievo del fondo di riserva, che consiste in una spesa di 5490 euro per una consulenza affidata alla Lega dei Comuni, associazione competente in materia tecnico-giuridica con sede a Pavia, incaricata di proporre un piano di miglioramento dell’assetto organizzativo dell’Ente.