Casale Monferrato

Nuovo codice della strada: sabato 25 presidio del PD a Casale Monferrato

Il PD: "la riforma non affronta in modo efficace le cause principali degli incidenti stradali, limita la mobilità sostenibile e manca attenzione alla prevenzione"

Nuovo codice della strada: sabato 25 presidio del PD a Casale Monferrato
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Il presidio organizzato dal Partito Democratico di Casale Monferrato sulle criticità nel nuovo codice della strada.

Le criticità del codice della strada

Sabato 25 gennaio, dalle 15.30 alle 18.30 in via Roma all’altezza di Santa Croce, il circolo del Partito Democratico di Casale Monferrato organizzerà un presidio per discutere le criticità del nuovo codice della strada.
"Il nuovo Codice della Strada, ideato dalla destra, si riassume principalmente in un approccio sanzionatorio rispetto alla reale prevenzione, suscitando serie perplessità anche alle associazioni delle vittime della strada, le cui richieste sono state ignorate dal governo. - spiega il PD di Casale - Sarà anche un’occasione per raccogliere proposte utili a migliorare la mobilità nella nostra città".

In primis, tra i punti critici di questa riforma per il PD c'è la mancanza di attenzione alla riduzione della velocità. "Il codice non introduce misure efficaci per ridurre la velocità che, dati alla mano, è la principale causa di incidenti mortali in Italia. Anzi, la possibilità di violare i limiti di velocità più volte in un'ora, ricevendo una sola sanzione aumentata di un/terzo, rischia di incentivare comportamenti pericolosi. L'utilizzo degli autovelox come deterrente non è sufficiente ed è necessario investire in tecnologie più avanzate, come i tutor, che monitorano la velocità media su un tratto di strada. Inoltre, non viene affrontato il problema della scarsa manutenzione delle strade che contribuisce ad aumentare il rischio di incidenti".

Inoltre, secondo i democratici le nuove norme limitano la mobilità sostenibile "rendendo più difficile l'utilizzo di biciclette, monopattini elettrici e trasporto pubblico" e denotano una mancanza di attenzione alla prevenzione. "La riforma del codice della strada si concentra principalmente sull'inasprimento delle pene, trascurando gli aspetti legati alla prevenzione degli incidenti" - aggiungono i Dem.

In merito all'uso di droghe alla guida, i dem sottolineano la natura controversa delle norme: "La norma prevede la sospensione della patente fino a tre anni per chi viene trovato positivo al test antidroga, anche giorni dopo l'assunzione e indipendentemente dallo stato di alterazione. Non vogliamo assolutamente difendere o incentivare l’uso di droghe, ma la legge deve evitare la guida in stato di alterazione, non deve occuparsi di quanto accaduto giorni prima. La formulazione della legge è inoltre vaga e non specifica cosa costituisca "stato di alterazione", e potrebbe penalizzare chi fa uso di farmaci oppiacei sotto prescrizione".

Per quanto riguarda l'assunzione di alcolici, "i limiti di tasso alcolemico per la guida sono rimasti invariati ma le sanzioni quadruplicate: non è il giusto approccio al problema e vengono penalizzate produzione vitivinicola e ristorazione".

"In sintesi - concludono i Dem di Casale -, la riforma non affronta in modo efficace le cause principali degli incidenti stradali, limita la mobilità sostenibile e la capacità dei sindaci di dare priorità alla sicurezza e alla prevenzione nelle loro città, introducendo norme controverse e di difficile applicazione.
Mancano infine i decreti attuativi che chiariscono alcuni aspetti del nuovo codice, creando così confusione e incertezza agli utenti della strada e agli organi di controllo".

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