Alessandria: nuovi servizi e attività per la salute mentale di richiedenti asilo e rifugiati
ALESSANDRIA - Si è tenuto presso il Centro Congressi Alessandria il primo tavolo di lavoro dedicato alla salute mentale, cui hanno partecipato i referenti dei servizi sanitari, dei servizi sociali e degli enti gestori di progetti di accoglienza CAS e SAI di richiedenti asilo e rifugiati, della provincia di Alessandria.
L'iniziativa, che nasce nell’ambito del progetto AgorAL, promosso dalla Prefettura di Alessandria con i fondi FAMI, in partnership con l’Associazione Cambalache, l’Associazione Cultura e Sviluppo, la Cooperativa Sociale Coompany& e la Cooperativa CODICI, intende attivare nuovi servizi per far fronte a problematiche di disagio psicologico e sociale dei migranti inseriti nel sistema di accoglienza provinciale per richiedenti asilo, minori stranieri non accompagnati e rifugiati.
Ciò consentirà, da un lato, di incrementare la sinergia tra i sistemi sanitario, socioassistenziale e dell’accoglienza per l’identificazione, emersione e presa in carico precoce di migranti con vulnerabilità riconducibile a fattori psicologici, sociali e/o sanitari, promuovendo una metodologia di lavoro condivisa e inter istituzionale e la costituzione di una rete territoriale per la tutela del diritto alla salute dei cittadini stranieri. Dall’altro lato, di offrire agli enti gestori dei CAS strumenti operativi per identificare precocemente condizioni di disagio e attivare servizi di assessment e di presa in carico specialistica, articolando interventi di tipo sanitario e/o sociale e/o educativo.
Per la gestione di tali servizi, la Prefettura, in collaborazione con il partner progettuale Cambalache, ha costituito un’equipe multidisciplinare dedicata, composta da tre psicologi, una assistente sociale, una educatrice e una mediatrice linguistica e culturale.
Il fenomeno del disagio psico-sociale dei migranti di recente arrivo sul territorio, sarà indagato anche a livello più ampio, organizzando due focus con gruppi misti di migranti inseriti in strutture di accoglienza, per rilevare i loro bisogni di salute psicofisica e le aspettative sul ruolo dei servizi di accoglienza e sociosanitari.
Infine, sarà organizzato un workshop di approfondimento sul tema della “salute mentale e migranti” per potenziare/aggiornare le competenze di operatori pubblici di servizi sanitari e socioassistenziali e operatori del privato sociale.
Tutto quanto rilevato, servirà inoltre a definire un quadro più preciso del fenomeno a livello locale.