Cardiologie aperte: i professionisti di "Per il Tuo cuore" rispondono alle domande dei cittadini

Cardiologie aperte: i professionisti di "Per il Tuo cuore" rispondono alle domande dei cittadini
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ALESSANDRIA - Anche quest'anno, nella settimana di San Valentino, torna l'iniziativa “Cardiologie aperte”, promossa dalla Fondazione “per il Tuo cuore” per la sensibilizzazione sulle malattie cardiovascolari.

Fino al 19 febbraio sarà attivo il numero verde 800 05 22 33 dedicato ai cittadini che potranno chiamare gratuitamente dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 16, e porre domande sui problemi legati alle malattie del cuore, alle quali risponderanno 700 cardiologi della Fondazione per il Tuo cuore dei Cardiologi Ospedalieri Italiani (ANMCO) delle Strutture aderenti all’iniziativa, con 1600 ore di consulenza cardiologica gratuita.

Tra i professionisti ci sono anche quelli della Cardiologia dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, diretta dal dottor Gianfranco Pistis, che anche quest’anno hanno dato la propria disponibilità per rispondere al numero verde nazionale dalle ore 14 alle ore 16 di giovedì 16 febbraio.

«Entro il 2030 – come ha spiegato dalla Fondazione per il Tuo cuore - si prevedono nel mondo 24 milioni di morti all’anno per cause cardiovascolari. Le malattie cardiovascolari restano ancora oggi la principale causa di morte nel nostro Paese, essendo responsabili del 44% di tutti i decessi, con una prevalenza più elevata della media europea (7.499 casi ogni 100mila abitanti) anche a causa dell’età media particolarmente alta della nostra popolazione. Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico, poiché la malattia modifica la qualità di vita. In Italia, secondo i dati Istat, la prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille e il 23,5% della spesa farmaceutica italiana è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare. È fondamentale dunque ridurre il rischio cardiovascolare e la maggior parte degli eventi cardiovascolari è evitabile attraverso la prevenzione, come l’iniziativa di Cardiologie aperte».

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