Carenza del personale: il sindacato infermieri contro la Regione Piemonte
Nursing Up “L’assessore ci convochi, saremo felici di spiegargli la soluzione al problema della carenza di personale: assumere”
Le dichiarazioni dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, che prefigurano l’intenzione di inserire nei Pronto Soccorso “100-150 medici non specializzati, per sopperire alla drammatica carenza di personale”, hanno messo sul piede di guerra il Nuring Up, il sindacato degli infermieri italiani e delle professioni sanitarie, che ha diramato un duro comunicato nel quale viene espressa preoccupazione è stupore, in quanto sarebbero in totale contrasto con le prescrizioni imposte dal Ministero e dalla legge per la gestione di queste aree critiche di ogni azienda sanitaria.
“Consigliamo all’assessore Icardi di riflettere in modo approfondito sulle conseguenze di quanto ha dichiarato, perché è difficile pensare che nella sua posizione non conosca la normativa che regola il servizio sanitario”, si legge.
Il Nursing Up, sottolinea poi la totale contrarietà a questo tipo di decisioni che “non possono essere giustificate nemmeno dall’emergenza di una situazione di carenza endemica degli ospedali, che va affrontata in modo costruttivo e non scomposto e inefficace”.
“Per affrontare la drammatica carenza di personale che per altro noi denunciamo, inascoltati, da anni – attacca il segretario regionale del sindacato Claudio Delli Carri – è necessario un atteggiamento più strutturato, che parta dalle assunzioni di infermieri e professionisti della sanità adeguati e preparati, superando una volta per tutte la politica dei tagli e della sanità vista solo come un conto economico.
Non dovremmo essere noi a ricordare all’assessore che la formazione è in relazione strettissima con la qualità delle prestazioni erogate ai pazienti, per cui inserire persone non qualificate in aree critiche come i Pronto soccorso rischia solo di aumentare le problematiche che giornalmente già affrontano, con enorme spirito di sacrificio, gli attuali operatori.
Auspichiamo, dunque - conclude Delli Carri - che quanto prima avvenga un confronto serio tra professionisti, organizzazioni sindacali e assessorato, su questi temi, nel quale saremo felici si spiegare quale sia la soluzione al problema della gravissima carenza di personale nei Pronto Soccorso e nella sanità regionale in genere”.