Coronavirus, al via #psicologionline, già 4000 professionisti in campo
ITALIA - Il Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (Cnop) ha avviato la campagna #psicologicontrolapaura con una serie di iniziative messe in campo per stare al fianco della popolazione italiana. Infatti, per il Presidente del Cnop, David Lazzari, ‘’l’emergenza sanitaria da coronavirus è sempre più anche un’emergenza psicologica e c’è bisogno di supporto per tantissime situazioni. Perché prima si agisce e meno problemi ci saranno in seguito”.
Per questo, da oggi parte #psicologionline: i cittadini andando sul sito del CNOP (psy.it) trovano un motore di ricerca che consente loro di visualizzare e raggiungere tutti gli psicologi e psicoterapeuti disponibili per teleconsulti gratuiti e per interventi a distanza più strutturati. Allo stato sono già oltre 4 mila, dislocati in tutta Italia, i professionisti reperibili e pronti a dare sostegno ai cittadini. Gli psicologi che vogliono aderire all’iniziativa possono farlo compilando l’apposto form sul sito del CNOP (psy.it).
Inoltre, sempre nell'ambito della campagna #psicologicontrolapaura, il CNOP ha realizzato e messo a disposizione sul proprio sito un vademecum psicologico sul coronavirus per i cittadini, per evitare che le paure siano sproporzionate e creino forme di ansia individuale e di panico collettivo. Il vademecum propone un ‘decalogo antipanico’, una serie di ‘chiavi di lettura’ che possono aiutare ad evitare due errori possibili: sopravvalutare o sottovalutare (negare) il problema.
‘’La Professione psicologica - dichiara il Presidente Lazzari - è al fianco della popolazione italiana e dà un forte segnale di disponibilità al Paese in questo momento drammatico. Queste iniziative sono complementari con la funzione essenziale degli Psicologi dell’emergenza nell’ambito della Protezione Civile e quelli del servizio sanitario nazionale. Anzi è fondamentale che la rete psicologica pubblica del SSN - oggi in difficoltà a fronte di questa inedita emergenza - sia potenziata utilizzando i recenti decreti che lo consentono. Il pubblico non può abdicare alla sua funzione di fronte a questa sfida: servono medici ed infermieri ma anche psicologi negli ospedali, anche per il supporto agli operatori”.