Coronavirus, Piemonte: un graduale ritorno a normalità
TORINO - Coronavirus: il Piemonte tira un respiro di sollievo e si appresta a poco a poco a ritornare alla normalità.
Sono infatti scesi da tre a uno i casi positivi al coronavirus covid 19. Si tratta del paziente torinese ricoverato all’Amedeo Savoia, mentre è di ieri sera la notizia che i due coniugi di Cumiana sono stati dichiarati negativi.
“Ci sono finalmente le condizioni per chiedere al Governo un graduale ritorno alla normalità”, ha dichiarato il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, che per la serata ha convocato in piazza Castello a Torino i presidenti della province, i sindaci dei comuni capoluogo e tutti i prefetti del territorio per confrontarsi sull’opportunità di sospendere o rimodulare le misure per il contenimento del coronavirus, disposizioni che scadranno sabato. “Le misure attualmente in vigore, per l'ordinanza adottata il 23 febbraio dalla Regione Piemonte – ha ancora commentato Cirio - erano già meno restrittive rispetto a quelle previste da altre Regioni come la Lombardia, proprio alla luce della situazione piemontese decisamente più contenuta e circoscritta”.
Il professore Francesco De Rosa, primario della Struttura complessa di Malattie infettive della Città della salute e dell’ospedale di Asti, ha spiegato che il risultato fa parte di una procedura complessa che vede il laboratorio di alto biocontenimento dell’Istituto Superiore di Sanità come l’unico in grado a livello nazionale di dare la definitiva conferma delle analisi.
Resta invece da decidere, insieme alla Regione Liguria, ai Prefetti di Asti e Torino e al Dipartimento nazionale della Protezione civile, il modo migliore per trattare il caso dei 36 cittadini astigiani ospitati in un albergo di Alassio, dove sono stati rilevati casi positivi al “coronavirus covid19”. Quattro di loro sono stati ricoverati in un ospedale ligure, perché positivi al test.
Per gli altri 32, in Prefettura a Torino si discuterà il piano per consentire loro di trascorrere la quarantena in Piemonte.
Ieri sera è stato anche riaperto il Pronto soccorso dell’ospedale di Ciriè, dopo che nel pomeriggio aveva sospeso il servizio, in attesa del test, poi risultato negativo, effettuato su un paziente ricoverato la sera precedente.
Infine c’è anche da registrare il ringraziamento, da parte dell’assessore regionale alla sanità, alla comunità cinese, che ha donato all’Unità di crisi una cospicua fornitura di dispositivi di protezione individuale.