Covid-19: tampone o test rapido per chi rientra da Malta, Grecia, Spagna e Croazia

Covid-19: tampone o test rapido per chi rientra da Malta, Grecia, Spagna e Croazia
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ITALIA - Dopo la Conferenza tra Governo e Regioni tenutasi ieri pomeriggio, mercoledì 12 agosto, il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato un'ordinanza che prevede il tampone o test rapido obbligatorio per chi rientra in Italia da Grecia, Spagna, Croazia e Malta, e il divieto d'ingresso dalla Colombia.

Oltre alla Colombia, il divieto d'ingresso o di transito nel Paese è già esteso a chi proviene da Armenia, Bahrein, Bangladesh, Brasile, Bosnia Erzegovina, Cile, Kosovo, Kuwait, Macedonia del nord, Moldova, Montenegro, Oman, Panama, Perù e Repubblica Domenicana.

Per chi arriva dagli Stati Uniti è invece obbligatoria la quarantena, mentre i provenienti da Romania e Bulgaria devono sottoporsi a tampone.

Con la nuova ordinanza, chi rientra da Spagna, Malta, Croazia o Grecia avrà l'obbligo, se possibile, di presentare l'attestazione di essersi sottoposti a un test molecolare o antigenico nelle 72 ore precedenti all'ingresso in Italia al momento dell'arrivo in aeroporto, altrimenti potrà effettuare un test rapido all'arrivo all'aeroporto (dove possibile) o il tampone presso l'azienda ospedaliera locale entro 48 dall'ingresso in Italia.

L'obbligo di comunicare il proprio arrivo al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria sarà esteso a tutti, anche agli asintomatici.

"Il dipartimento regionale di prevenzione lavora costantemente e con efficacia per tracciare ogni contatto. Impegniamoci tutti per non vanificare gli sforzi fatti finora e continuare sulla via della ripresa." - spiega il presidente, Alberto Cirio, confermando l'adesione all'ordinanza della Regione Piemonte.

L'appello ad impegnarsi anche da parte del presidente dell Regione Liguria, Giovanni Toti, che ha segnalato la nuova misure da adottare, sottolineando che "la situazione covid sul nostro territorio è sotto controllo, gli ospedali non hanno alcuna pressione di nuovi malati, gli uffici di prevenzione lavorano costantemente per tracciare ogni contatto".

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