Firmato protocollo d'intesa tra Regione Liguria, Ospedale Gaslini e Terzo Settore

Firmato protocollo d'intesa tra Regione Liguria, Ospedale Gaslini e Terzo Settore
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GENOVA- Per supportare presenza nei reparti pediatrici di volontari operatori di tecniche ludiche

Firmato oggi il nuovo protocollo d'intesa tra Regione Liguria, il Terzo Settore e l'IRCCS - Istituto Giannina Gaslini per la promozione della presenza di "operatori di tecniche ludiche", nei reparti pediatrici.

Si tratta di una figura professionale, volontaria, che persegue una finalità lenitiva del trauma dell’ospedalizzazione, attraverso un approccio basato sul gioco, sulla socializzazione e sull’apprendimento. L’operatore di tecniche ludiche facilita anche il rapporto tra i piccoli pazienti, le famiglie e i medici durante il percorso della malattia.

“Il progetto – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – è stato avviato a febbraio dello scorso anno dopo aver avvertito la necessità di regolarizzare i volontari che fungevano da punto di incontro tra i bambini, le famiglie ed i sanitari, ma che durante il Covid non erano riconosciute come figure professionali e quindi non potevano più svolgere la loro opera. Siamo la prima regione a riconoscere questa figura professionale e ad attivarla in una struttura come l’ospedale Gaslini, un’eccellenza non soltanto di Genova e della Liguria ma dell’intero paese. Riconoscere che anche un’attività ludico-ricreativa, di distrazione e alleggerimento possa alleviare il ricovero e i momenti di cura dei piccoli pazienti e che allo stesso tempo si integri e diventi parte stessa del loro percorso ospedaliero è qualcosa di particolarmente importante e civile. Prendersi cura dello stato d’animo e della qualità della vita di chi si sottopone a cure mediche ci fa fare un salto in avanti non soltanto dal punto di vista sanitario ma anche da quello dell’approccio nei rapporti con i nostri piccoli cittadini. Questa figura è già attiva e spero che si rafforzi sempre di più questa presenza radicandosi e integrandosi con i percorsi di cura che restano appannaggio totale dei medici”.

Ad oggi, grazie a corsi sostenuti da Regione Liguria, sono state formate nove persone, di queste cinque stanno già svolgendo attività.

“La firma del nuovo protocollo d’intesa dà ulteriore spinta a un progetto ambizioso e innovativo – spiega l’assessore alla Tutela e alla Valorizzazione dell’Infanzia Simona Ferro. – È un importante passo in avanti per riuscire a valorizzare e promuovere la figura dell’operatore di tecniche ludiche, le cui attività favoriranno lo sviluppo intellettuale, emotivo e relazionale dei bimbi ricoverati in un momento molto delicato della loro vita”.

“Il diritto alla salute è tra i diritti fondamentali del bambino – commenta il direttore sanitario dell’Istituto Gaslini Raffaele Spiazzi – e questo impegna noi in prima persona e il Servizio Sanitario Regionale a far sì che tutto il personale che presta assistenza al bambino e alla sua famiglia, compreso chi partecipa per attività di umanizzazione e gioco, sia consapevole di questo dovere e sia a ciò adeguatamente formato e qualificato. L’impegno che l’Istituto Gaslini si assume con la stipula di questo protocollo d’intesa è quello, accogliendo e favorendo l’inserimento nei reparti pediatrici degli ospedali liguri degli operatori in tecniche ludiche, di promuovere l’umanizzazione delle cure attraverso una partecipazione sempre più qualificata anche delle attività di volontariato al percorso di attenzione e presa in carico dei bisogni dei pazienti e delle famiglie”.

“Ancora una volta si conferma la volontà di Regione Liguria e Forum di dare seguito a quanto previsto dal nuovo Codice del Terzo Settore e concretizzare il valore delle attività svolte dal terzo settore nel suo ruolo di funzione pubblica in un’ottica di sussidiarietà e bene comune – sottolinea Andrea Rivano, portavoce del Forum del Terzo Settore Liguria. – I contenuti del protocollo garantiscono un supporto e un sostegno reale ai bimbi ricoverati e agli stessi operatori ludici che, vista la delicatezza della situazione, necessitano di un’adeguata formazione”.

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