Incidenza Covid: la più bassa, in Piemonte, dopo la Valle d'Aosta
Italiani alle prese con un’estate rovente dal punto di vista climatico (e del costo della vita impazzito). Italiani che cercano di recuperare, con tutte le forze, una normalità perduta ed una fiducia nel futuro che – statistiche alla mano – è profondamente minata da una situazione sanitaria precaria e da un contesto internazionale profondamente instabile. Italiani che non possono far altro che affidarsi alla politica di chi li governa, ma che hanno paura che la strada per ritrovare un equilibrio – sotto tanti, tantissimi punti di vista - sia ancora tutta in salita.
Le ultime notizie sul Covid e su tutte le sue varianti che preoccupano la comunità scientifica, poi, non rasserenano di certo gli animi. A livello nazionale, nelle ultime 24 ore, i nuovi contagi hanno sfiorato le 80.000 unità ed il tasso di positività è al 26,3%. Per quanto riguarda i dati regionali (vengono aggiornati su base settimanale), quelli relativi al Piemonte nella settimana dal 3 al 10 luglio verranno forniti tra oggi e domani. La settimana precedente, quella dal 27 giugno al 3 luglio, ha visto lo stesso Piemonte - con un’incidenza di 611,4 casi ogni 100.000 abitanti a fronte del valore nazionale di 922,2 - confermarsi il più basso in Italia dopo la Valle d’Aosta. L’occupazione dei posti letto ordinari al 4 luglio si attesta al 6,2% (il valore nazionale è all’11,9%) e quella delle terapie intensive all’1,6% (il valore nazionale è 3%), mentre la positività dei tamponi è al 15,2%.
Secondo gli esperti della Regione la curva epidemica dovrebbe essere prossima al plateau. Il numero dei contagi, pur essendo cresciuto nell’ultimo periodo, vede la situazione dei posti letto ordinari ed in terapia intensiva ampiamente sotto controllo, anche se c’è un Nursing Up (il sindacato degli infermieri) che, a livello nazionale, si dice molto preoccupato per il picco di contagi tra gli operatori sanitari, con una percentuale del 50% in più di nuovi infetti, negli ospedali, solo negli ultimi sette giorni. La lente d’ingrandimento è rivolta soprattutto alla Campania, ma anche al Veneto, Emilia Romagna, dove si è al collasso per mancanza di personale. Negli ospedali Asl della provincia di Alessandria ad oggi sono occupati 17 posti letto Covid: 1 in terapia intensiva (ad Acqui) e 16 in media intensità (8 a Tortona, 4 a Casale, 3 ad Acqui e 1 a Novi). E anche nella provincia di Alessandria l’incidenza (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è in rialzo rispetto alla settimana precedente. Si tratta della quarta settimana consecutiva in cui si registra un rialzo, dopo 6 settimane consecutive in cui la curva dei contagi era in calo. Nonostante il rialzo dei contagi la situazione negli ospedali ASL AL è stabile, con minimi incrementi nel numero dei ricoveri, anche grazie all'ampia copertura vaccinale. La campagna vaccinale procede con le somministrazioni (anche in accesso diretto) delle quarte dosi a over80, agli immunodepressi, agli ospiti delle Rsa e agli over60 con specifiche patologie. Da oggi, inoltre, il centro vaccinale di Tortona cambia sede e si sposta nei locali del Distretto Sanitario (stesso indirizzo, all’ex Caserma Passalacqua) con orario 9:00-15:00 (anziché 8.30-15.30).