L'assessore Icardi riconfermato nel Consiglio d'Istituto Superiore di Sanità

L'assessore Icardi riconfermato nel Consiglio d'Istituto Superiore di Sanità
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PIEMONTE- "Grato per il rinnovo della fiducia, un impegno di primissimo piano nella sanità"

Luigi Genesio Icardi, assessore regionale alla Sanità del Piemonte, è stato riconfermato per altri quattro anni nel Consiglio di Amministrazione dell’Istituto Superiore di Sanità.

Il nuovo mandato gli è stato conferito con decreto del ministro della Salute, Orazio Schillaci, su proposta unanime delle Regioni.

Gli altri quattro componenti nominati nel Consiglio di amministrazione sono il professor Rocco Domenico Alfonso Bellantone, quale presidente dell’Istituto superiore di Sanità; la dottoressa Maria Luisa Scattoni (rappresentante eletta dei ricercatori e tecnologi dell’Istituto superiore di Sanità); il professor Luca Brunese (designato dal ministro della Salute) e il professor Claudio Borghi (designato dal ministro dell’Università e della Ricerca).

«Ringrazio tutte le Regioni e il ministro Schillaci per avermi rinnovato la fiducia – dichiara l’assessore Icardi -, sono onorato di poter continuare a lavorare direttamente al fianco del presidente e dei colleghi consiglieri, tutti protagonisti di primissimo piano della Sanità italiana».

L'Istituto Superiore di Sanità ha sede a Roma ed è il principale centro di ricerca, controllo e consulenza tecnico-scientifica in materia di sanità pubblica in Italia e tra i più importanti in Europa, con 1800 persone, tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo, che lavorano quotidianamente per tutelare la salute dei cittadini.

«Avere un ruolo in questa struttura – osserva l’assessore Icardi - significa partecipare alle dinamiche di orientamento delle politiche sanitarie nazionali sulla base di evidenze scientifiche, accanto al Ministero della Salute, alle Regioni e all’intero Servizio sanitario nazionale. Il Piemonte vanta diversi centri di alta specializzazione, riconosciuti a livello internazionale, un patrimonio di conoscenze che certamente all’interno dell’Istituto Superiore di Sanità può trovare la giusta valorizzazione».

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