Livelli Essenziali di Assistenza: "Medicina territoriale del Piemonte tra le migliori d'Italia"
PIEMONTE - La Regione Piemonte confermata tra le migliori a livello nazionale nel monitoraggio dei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea) del Ministero della Salute per l’anno 2020. La prestazione migliore è stata ottenuta nell’Area distrettuale (medicina territoriale, ambulatoriale), insieme a Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Marche.
"Pur nella complessità enorme che abbiamo dovuto affrontare con la pandemia - sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -, si iniziano a vedere i risultati del grande sforzo messo in campo per potenziare e migliorare la nostra sanità, partendo proprio dalla medicina territorio".
Il Nuovo sistema di garanzia (Nsg) valuta in maniera distinta le tre aree di assistenza (ospedale, distretto e prevenzione), attribuendo a ciascuna un valore compreso tra zero e cento. La garanzia di erogazione dei Lea si considera raggiunta se il punteggio assegnato è pari o superiore a 60 punti.
"L'Area distrettuale, che comprende la medicina territoriale e ambulatoriale, si è attestata a 91,26 punti, tra le migliori a livello nazionale, così come l'Area prevenzione collettiva e sanità pubblica, ha ottenuto 76,08 punti, collocando la nostra Regione tra le 10 con punteggio migliore. - spiega l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi -Sull'Area ospedaliera, il Piemonte raggiunge una valutazione di 75,05 punti, di poco inferiore a quella ottenuta da Lombardia e Veneto".
"Con grande impegno e nonostante le difficoltà, grazie alla straordinaria professionalità e al sacrificio dei medici e degli operatori sanitari sul territorio, il Piemonte è riuscito a soddisfare i criteri di equità, efficacia e appropriatezza nel somministrare ai cittadini cure e prestazioni che rientrano nei livelli essenziali di assistenza, anche durante il primo anno di Covid. - aggiunge l'assessore Icardi - A conferma che il Piemonte sta continuando ad adottare validi programmi di assistenza territoriale, è di ieri la valutazione positiva da parte dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), la quale ha ritenuto la nostra programmazione 'coerente' (più alto livello di giudizio) con i nuovi modelli e standard per lo sviluppo dell'assistenza territoriale nel Sistema sanitario nazionale. Solo undici Regioni hanno raggiunto lo stesso risultato".